in

Il Piracy shield: tra tutela del diritto d’autore e libertà di espressione

Analisi delle controversie legate al sistema di blocco della pirateria informatica in Europa

Immagine che rappresenta il Piracy Shield e i diritti d'autore
Scopri come il Piracy Shield bilancia diritti d'autore e libertà di espressione.

Il contesto del Piracy shield

Il Piracy shield è un sistema controverso introdotto in Italia per combattere la pirateria informatica, in particolare per quanto riguarda la trasmissione illegale di eventi sportivi. Gestito dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM), il sistema consente ai titolari di diritti d’autore di segnalare i domini sospettati di violazione. Tuttavia, le modalità di attuazione e le conseguenze di questo meccanismo hanno sollevato numerosi interrogativi e critiche.

Le critiche della CCIA

Recentemente, la Computer & Communications Industry Association (CCIA), un’organizzazione che rappresenta grandi nomi come Apple e Google, ha espresso preoccupazioni riguardo al Piracy shield. In una lettera firmata da Mathilde Adjutor e Claudia Canelles Quaroni, sono state evidenziate le lacune del sistema, in particolare il rischio di blocchi errati e la mancanza di un adeguato meccanismo di ricorso.

La CCIA ha sottolineato come il sistema possa ledere la libertà di espressione, bloccando anche servizi legittimi come Google Drive, che ha subito un’interruzione di circa tre ore, causando disagi a molti utenti.

Conflitti di interesse e mancanza di trasparenza

Un altro aspetto critico del Piracy shield è la sua gestione. È emerso che il sistema è stato sviluppato da un’azienda affiliata alla Lega di Serie A, sollevando dubbi su possibili conflitti di interesse. Questo legame ha portato a interrogativi sulla trasparenza del processo e sulla legittimità delle segnalazioni effettuate. La CCIA ha messo in evidenza come la finestra di 30 minuti per il blocco dei siti sia insufficiente e possa portare a decisioni affrettate e potenzialmente dannose per i diritti degli utenti.

Implicazioni legali e normative

Dal punto di vista legale, il Piracy shield sembra non rispettare diverse normative europee. Secondo la CCIA, il sistema contraddice il Regolamento Open Internet, che vieta agli ISP di bloccare o rallentare il traffico internet senza un ordine legale. Inoltre, il Digital Services Act (DSA) richiede che gli ordini di rimozione dei contenuti illegali siano giustificati e proporzionati, un principio che il Piracy shield non sembra rispettare. Queste problematiche evidenziano l’urgenza di una revisione del sistema, per garantire che la lotta contro la pirateria non comprometta diritti fondamentali come la libertà di espressione e il diritto a un giusto processo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

What do you think?

Immagine che rappresenta la sfida dell'UE contro l'hate speech sui social media

I social media e la sfida dell’Unione Europea contro l’hate speech

Giocatrici di basket femminile dell'Illinois in azione

Analisi della stagione di basket femminile: l’Illinois e le nuove sfide