Un mese di interruzioni per la Wayback Machine
La Wayback Machine, il celebre strumento di archiviazione web di Internet Archive, ha recentemente annunciato il suo pieno ritorno all’operatività. Dopo un mese di interruzioni causate da attacchi DDoS, gli utenti possono nuovamente utilizzare la funzionalità Save Page Now, che consente di aggiungere contenuti all’archivio. Questo ripristino è stato comunicato attraverso un post su X, segnando un’importante ripresa per una piattaforma che raccoglie oltre 916 miliardi di pagine web.
Le conseguenze degli attacchi DDoS
Il periodo di inattività della Wayback Machine è coinciso con il furto di dati di circa 31 milioni di utenti. Tuttavia, secondo l’analisi condotta dal ricercatore Troy Hunt, non ci sarebbero prove di un collegamento diretto tra gli attacchi e il furto di dati.
Questo solleva interrogativi sulla sicurezza delle informazioni online e sulla vulnerabilità delle piattaforme digitali. La Wayback Machine, lanciata nel 2001, ha sempre avuto un ruolo cruciale nel preservare la memoria digitale, ma eventi come questi mettono in luce le sfide che affronta nel mantenere la sua operatività.
Un patrimonio di conoscenza in pericolo
La Wayback Machine non è solo un archivio di pagine web, ma rappresenta un patrimonio di conoscenza che risale fino alla metà degli anni ’90. Tuttavia, la sua esistenza è spesso minacciata da interessi editoriali e diritti d’autore. Internet Archive, la biblioteca digitale non profit che gestisce la piattaforma, ha come obiettivo quello di fornire un accesso universale alla conoscenza, ma questo impegno si scontra frequentemente con le normative sul copyright.
La recente interruzione del servizio ha messo in evidenza quanto sia importante proteggere queste risorse per le generazioni future.