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Il simulatore di guida Mercedes-Benz

auto

A maggio del 1985, a Berlino, MercedesBenz inaugurò il primo simulatore per autoveicoli al mondo, concepito come strumento di ricerca e, in parte, anche di collaudo. Sono passati 26 anni e, per quanto avveniristica fosse la sua tecnologia, oggi tale simulatore lascia al passo ad uno di nuova concezione, inaugurato ad ottobre scorso a Sindelfingen, presso il Mercedes-Benz Technology Service (MTC).

Già, perché l’eccellenza non può rimanere indietro rispetto ai tempi che corrono. Ma anche perché gli ingegneri di questo moderno polo di ricerca si sono presto accorti di quanto i simulatori d’auto potessero essere utili anche nella progettazione di nuove auto o di nuovi strumenti di sicurezza o assistenza durante la guida. Insomma, da quei simulatori possono uscire le vetture del futuro.

Parliamo di centri tecnologici di altissimi livelli, il cui accesso è permesso solo agli sviluppatori delle auto Mercedes o ai test driver. Nessun altro può entrare in questa cabina, o camera di test, la cui struttura cilindrica esapode, ovvero appoggiata su sei supporti mobili, estendibili e controllabili, ricorda un po’ la forma di un enorme ragno metallico.

È proprio all’interno di quella cabina, accomodati sui sedili di una Classe C, che vengono svolte le simulazioni di guida, con un effetto che, non serve neanche dirlo, è realistico a livelli difficilmente immaginabili. Infatti, è come essere su strada, e vedere ai lati le case, gli alberi, le persone che scappano dietro alla vettura non appena superati.

E poi i sussulti, le sensazioni di guida diverse a seconda dei comandi: in frenata il beccheggio, in accelerazione il rollio.

Perfino nello specchietto retrovisore è proiettata un’immagine che contribuisce a restituire la sensazione, anzi, la convinzione, di essere in marcia. Invece, l’auto è ferma, in mezzo alla cabina, e a muoversi è solo questa fantascientifica cabina di simulazione.

Che ha una struttura in fibra carbonio e la cui parete interna svolge la funzione di schermo a 360°: otto proiettori LCD restituiscono l’immagine realistica di essere in strada, fra vetture, incroci, segnali, case, strade e stradine. Il movimento della cabina è possibile grazie ai supporti sui quali è montata e ad un computer che registra, oltre 1000 volte al secondo, i comportamenti della vettura e ne comanda i comportamenti. Ma è grazie alla straordinaria capacità di muoversi trasversalmente, fino a 12 metri e a una velocità massima di 10 m/s, che questo simulatore si classifica come uno fra i più avanzati al mondo, sia per quanto riguarda la perfetta simulazione della sensazione di guida sia per la capacità di elaborare i dati e le informazioni registrate dalla centralina.

Un sistema eccezionale, che non si sostituisce però ai collaudi su strada, irrinunciabili, ma ne limita il numero, oltre che ridurre costi di logistica, consumo di materiali e inquinamento ambientale. Sì, perché il simulatore è progettato per recuperare l’energia cinetica generata dal movimento della cabina, la quale viene convertita in energia elettrica da utilizzare per lo stabilimento di Sindelfingen.

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Scritto da luxu

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