#Ilsudsiamonoi Non esiste una questione meridionale, ma una missione nazionale che parte dal Sud. Rottamando chi ha sbagliato

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Il Sud non esiste. Nel senso che non esiste e non è mai esistita una Questione Meridionale, ovvero QM.Quella che abbiamo davanti, anche dopo la commentatissima uscita dei dati Svimez (peraltro anziani, datati 2013) è invece la Questione Nazionale, QN.

Si tratta di una QN perché da molti e molti decenni l’Italia è una nazione divisa a metà: una parte del Paese viaggia alla velocità della Baviera o della Greater London, l’altra metà arranca sotto standard greci, e nelle isole persino peggio. Preso atto del tema, quello che serve è affrontare la QN senza arrovellarsi troppo tra QM e QS (Questione Settentrionale, altra falsa pista).

Se l’Italia fatica a crescere è perché questa asimmetria ne ha infine corroso slancio e identità e ci ha fatto ammalare tutti.

Di retorica, di sprechi e false partenze.

Nessun paese europeo può continuare a reggere un simile sbilanciamento interno, e non si può correre con una gamba d’atleta da un lato e un sacco di iuta nell’altro.

Non si tratta di Rocket Science: la Germania ha affrontato e risolto con Kohl prima e Schroeder poi il tema Ovest/Est e superati anni durissimi è oggi la incontrastabile e a volte inquietante locomotiva d’Europa.

Togliamo di mezzo ogni alibi.

Non è la natura, non il caldo, il sole o la pigrizia (sono argomenti risibili come la middle class abbronzata che vuole dare la caccia ai migranti) che ci hanno impedito di trovare una soluzione.

Semplicemente, abbiamo sbagliato cura. Non abbiamo azzeccato le formule. Non abbiamo risolto, direi da oltre un secolo, un tema che anche in molti meridionali provoca ormai solo fastidio e sbadigli, come il dibattito alla fine di un film di Nanni Moretti.

Dunque: riprendiamo il filo di una sana e vigorosissima rottamazione verso chi non ha saputo risolvere la QN, cancelliamo statuti e autonomie speciali (al Sud come al Nord) e trasformiamo questa vexata quaestio in una MN, Missione Nazionale, da risolvere entro i prossimi 5 anni. Con gli strumenti e il senso dell’urgenza del caso.

E se qualcuno dice che è una Mission Impossible, mandiamolo in Erasmus da Helmut e da Gerhard.

Si può fare.

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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Scritto da chef

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