In Basilicata con il crowdfunding abbiamo salvato un museo

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È sempre triste, apprendere che per mancanza di soldi, un museo sia destinato alla chiusura, e stavolta sembra potesse toccare al Museo di storia naturale del Vulture (con sede a Monticchio).

I laghi vulcanici di Monticchio

Un territorio ricco di bellezze artistiche, culturali, naturali, ma svantaggiato da punto di vista della reale offerta attrattiva, rischiava di perdere uno dei pochi poli d’interesse per studenti, appassionati, viaggiatori in cerca di unicità ed autenticità.

Per questo motivo ci siamo dati appuntamento a Monticchio, presso il museo di storia naturale, per una invasione digitale guidata dall’hashtag #openmonticchio

La proposta l’abbiamo fatta subito e non l’abbiamo delegata alla politica ma ai cittadini: un processo di crowdfunding civico per garantire l’apertura del museo. La grande intelligenza collettiva della rete che si è mobilitata per tenere aperto un luogo che, oltre a riassettare il panorama culturale lucano, può e deve garantire una ricaduta economica positiva sul territorio.

Il messaggio di invito diffuso tramite Facebook

Il crowdfunding civico è il finanziamento collettivo di opere e progetti pubblici – al di fuori del budget dell’ente o amministrazione interessata – effettuato da cittadini, organizzazioni e società private, talvolta in collaborazione con le stesse amministrazioni. Gli aspetti fondamentali che caratterizzano il crowdfunding civico sono principalmente quattro:

  • la forza che un’idea porta con sé;
  • la scarsità di finanziamenti dei governi locali;
  • il valore affettivo verso il territorio e la comunità, oltre che il senso di appartenenza che un progetto comune contiene;
  • il rafforzamento dei legami, del senso di appartenenza dei luoghi pubblici del cittadino.

Quello che abbiamo in mente è un modo per aiutare anche le nostre amministrazioni in difficoltà a cogliere le opportunità che gli strumenti digitali ci offrono

Il tutto attraverso la costruzione partecipata di una nuova coscienza civica in cui il bene collettivo sia davvero responsabilità di ognuno.

L’innovazione sociale fa riferimento a nuove strategie, concetti, idee ed organizzazioni che soddisfano bisogni sociali di ogni tipo, dalle condizioni di lavoro, all’educazione, alla salute, allo sviluppo delle comunità ed in generale a tutto ciò che rafforza la società civile. Questo è l’obiettivo che dobbiamo perseguire come comunità. E una volta scongiurata la chiusura, tutti impegnati in una promozione diffusa dei percorsi di scoperta del territorio, in cui ognuno faccia la sua parte e si candidi a diventare ambasciatore di storie, biodiversità, cultura e sapere, anche in vista della grande opportunità di Expo 2015.

Badia di San Michele in Monticchio Laghi (Potenza)

La nostra storia ha avuto un primo esito positivo: grazie alla nostra mobilitazione la Regione Basilicata ha stanziato una cifra di 50.000 per mantenere in vita il Museo.

Ma questo non basta, adesso viene il bello e dobbiamo continuare il nostro lavoro per dare un’opportunità in più alla cultura, per trasmettere alle comunità la forza e l’energia necessaria a trasformare un rischio (la fine delle province e quindi dei fondi destinati a molti presidi culturali) in una nuova opportunità di crescita e sviluppo.

MICHELE CIGNARALE*

*Michele Cignarale è Digital Champion della Basilicata

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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