Il 4 marzo scorso me lo ricordo bene. Ero imbottigliata nel traffico che scorreva lento sul raccordo. Non era Roma, ma Il Cairo. E il fatto che fosse domenica non cambiava nulla. Per gli egiziani il giorno di festa è un altro. Per di più, era la prima volta che tornavo in Egitto dopo la rivoluzione che ha cambiato il paese. Non ero là per parlare di Primavera araba, ma di virus. Sono una scienziata.
Il mio laboratorio (presso l’Istituto Zooprofilattico