Il sequestro della petroliera Eagle S
Le autorità finlandesi hanno recentemente sequestrato la petroliera Eagle S, registrata alle Isole Cook, nel Mar Baltico. Questo intervento è avvenuto a seguito di sospetti che la nave abbia tranciato un cavo elettrico sottomarino tra Finlandia ed Estonia, insieme a quattro cavi Internet. L’incidente ha sollevato preoccupazioni significative riguardo alla sicurezza delle infrastrutture critiche nella regione. La petroliera, parte della flotta ombra russa, era diretta in Egitto quando è avvenuto il presunto sabotaggio.
Indagini e reazioni ufficiali
Le autorità finlandesi hanno avviato un’indagine per sabotaggio aggravato, sospettando che l’azione fosse deliberata. Alexander Stubb, Presidente della Finlandia, ha sottolineato l’importanza di prevenire i rischi associati a queste navi, che operano al di fuori delle normative internazionali.
La polizia e la guardia costiera hanno imposto un divieto di volo nel raggio di tre chilometri dalla petroliera e hanno iniziato a interrogare l’equipaggio. Questo incidente non è isolato; negli ultimi mesi, ci sono stati diversi eventi simili nel Mar Baltico, aumentando le preoccupazioni per la sicurezza marittima.
Implicazioni per la sicurezza nel Mar Baltico
Il Ministro degli esteri della Lituania ha evidenziato la necessità di migliorare la protezione delle infrastrutture sottomarine, in seguito a una serie di incidenti che hanno coinvolto navi cinesi e russe. La Commissione europea ha annunciato il suo supporto per l’indagine e ha promesso ulteriori sanzioni contro la flotta ombra russa, che rappresenta una minaccia non solo per la sicurezza marittima, ma anche per l’ambiente.
La situazione attuale richiede un’attenzione urgente e misure concrete per garantire la sicurezza delle rotte marittime e delle infrastrutture critiche in Europa.