Il report della CMA sul mercato dei browser mobile
La Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito ha recentemente pubblicato un report finale riguardante l’indagine sul mercato dei browser mobile e del cloud gaming. Questo documento, redatto da un gruppo indipendente, conferma i risultati preliminari emersi nel novembre 2024, evidenziando come Apple e Google abbiano creato un duopolio che limita la concorrenza nel settore.
Le accuse contro Apple e Google
Secondo l’autorità antitrust, Apple ha modificato le regole del proprio store per consentire la distribuzione di app per lo streaming di giochi, chiudendo così il procedimento relativo al cloud gaming. Tuttavia, l’azienda di Cupertino rimane sotto indagine insieme a Google per quanto riguarda il mercato dei browser mobile.
Durante l’indagine, Apple ha rilasciato iOS 18.2, che consente agli utenti di cambiare il browser predefinito, mentre Google ha presentato nuove prove per incentivare l’uso di Chrome su Android.
Le problematiche evidenziate dalla CMA
Nonostante i cambiamenti apportati, le criticità rimangono. Le principali accuse della CMA si concentrano su Apple, che impone l’uso del motore di rendering WebKit, rendendo Safari più efficiente rispetto ai browser concorrenti. Inoltre, Apple ostacola l’uso delle PWA (Progressive Web Apps) e limita la possibilità di inserire link a contenuti web che possano essere aperti con browser alternativi. Anche Google non è esente da critiche, avendo stipulato accordi con produttori di smartphone per la preinstallazione di Chrome e per il posizionamento dell’icona sulla schermata principale.
Rimedi proposti dalla CMA
In risposta a queste problematiche, l’autorità antitrust ha proposto una serie di rimedi per ripristinare la concorrenza nel mercato. Questi rimedi saranno attuati solo se, al termine dell’indagine avviata a gennaio, Apple e Google riceveranno lo Strategic Market Status (SMS) secondo il Digital Markets, Competition and Consumers Act (DMCC). Questa designazione è equivalente a quella di gatekeeper prevista dal Digital Markets Act in Europa.