Insegnare la stampa 3D a Cosimo, 70 anni, e a tutti gli altri

lifestyle

Non che non mi piaccia la scuola che frequento, ma già mi manca l’estate davvero speciale che ho vissuto quest’anno.

All’inizio di giugno sono stato a Cosenza, ad incontrare Maurizio Infusino nel suo FabLab “Together Team”, aperto alle scuole del territorio e a tutti i ragazzi che amano fare e provare.

Maurizio ha entusiasmo e passione e, come molti altri calabresi, vuole aiutare la sua terra a rinascere, mettendoci la testa, il cuore e anche il portafoglio.

Sì perchè i finanziamenti regionali sui fablab, in Calabria, ancora non ci sono, e allora i privati, che credono nella terza rivoluzione industriale, diffondono la cultura dei makers e del digitale con le loro risorse. Chapeau!

Tornato in Veneto al Tag di Padova ho incontrato 18 ragazzi Cosenza e provincia ai quali ho parlato della stampa 3D, del mondo dei makers e della mia stampante C15.

Nonostante stessero trascorrendo a Padova le loro vacanze, si sono dimostrati molto interessati e non finivano mai di pormi domande. Mi sorprende sempre vedere come le persone si entusiasmino nel vedere la stampante in funzione e come questa macchina metta in moto la creatività e la fantasia.

E c’è ancora tanto da fare per diffondere la cultura maker.

L’indomani del mio sedicesimo compleanno sono volato solo soletto negli States dove ho trascorso un mese fantastico presso una famiglia eccezionale che mi ha aiutato a migliorare il mio inglese parlato. A Fermo a rititare un premio che ho vinto ci sono andati al posto mio papà e mamma.

Sono riuscito, però, a partecipare al The MICAM, la fiera internazionale della calzatura che si tiene a Milano (i primi di settembre) ospite allo stand della Camera di Commercio di Fermo, città-distretto della calzatura.

Anche qui ho constatato come nel mondo della manifattura la stampa 3D sia ancora quasi sconosciuta e vista come una cosa del futuro, piuttosto che del presente. Per Kais, la mia start-up, due giorni di fiera (ho capito che dovrei imparare almeno un’altra lingua e che devo apportare una serie di migliorie allo stand) sono stati faticosi ma stimolanti, e piuttosto produttivi.

Ho chiuso le vacanze con il convegno sulla tecnologia additiva organizzato dall’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) dell’Università di Padova, dove ho raccontato la mia esperienza ma soprattutto dove ho avuto modo di assistere ad una presentazione riguardo alle stampanti di Concept Laser, un’importante azienda tedesca che produce stampanti 3D che lavorano metalli, ad altissima precisione, attraverso la sinterizzazione.Poco dopo il mio intervento mi hanno fatto visitare i laboratori di fisica nucleare… un sogno! Ecco, in un posto così mi piacerebbe studiare!

Nell’arco dell’estate, quando non ero all’estero o al mare, ho tenuto una sorta di corso per rendere digitale Cosimo, un ultrasettantenne del mio paese.

Questa è stata un’ esperienza davvero particolare e utile: mi sono reso conto delle difficoltà che incontrano gli insegnanti nel trasmettere le conoscenze, e contemporaneamente la felicità che si prova quando l’alunno fa progressi e piano piano diventa autonomo.

Probabilmente affronterò questo nuovo anno scolastico con uno spirito diverso. Grazie a Cosimo.

CESARE CACITTI

13 Ottobre 2015

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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