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Intelligenza artificiale: come capire se un testo è stato scritto da ChatGPT

Riconoscere un testo scritto con l’intelligenza artificiale generativa non è così facile, ma ci sono diversi trucchi da poter usare.

Come capire se un testo è scritto dall'intelligenza artificiale
Photo illustration showing ChatGPT and OpenAI research laboratory logo and inscription at a mobile phone smartphone screen with a blurry background. Open AI is an app using artificial intelligence technology. Italy is the first European country to ban and block the robot Chat GPT application and website. ChatGPT is an artificial-intelligence (AI) chatbot developed by OpenAI and launched in November 2022 using reinforcement learning techniques both from machine and human feedback. Tunis, Tunisia on April 02, 2023. (Photo by Yassine Mahjoub/SIPA) //MAHJOUBYASSINE_MAHJOUB0343/Credit:Yassine Mahjoub/SIPA/2304030848

Riconoscere un testo scritto con l’intelligenza artificiale generativa non è così facile, ma ci sono diversi trucchi da poter usare, e anche alcuni tool, che potrebbero aiutarci a comprendere da chi è stato scritto un testo.

Intelligenza artificiale: come capire se un testo è stato scritto da ChatGPT

I modelli di linguaggio di intelligenza artificiale, come ChatGPT, Bard e Claude, stanno facendo passi da giganti nell’elaborazione di testi credibili e coerenti, tanto che sta diventando davvero difficile distinguere se un contenuto è stato scritto da una persona o dall’AI generativa. I modelli AI, solitamente, sono addestrati su dati testuali creati da esseri umani, imparando le correlazioni statistiche del linguaggio per poi generare nuovi contenuti che imitano quelli umani. Si parla di un numero di dati senza precedenti, che consente all’intelligenza artificiale di raggiungere una naturalezza davvero unica.

Un’analisi attenta, però, può consentire di individuare alcune caratteristiche tipiche dei testi artificiali, tra cui:

  • Lessico: ChatGPT, Bard, Claude ecc hanno un vocabolario limitato e ripetitivo, con alcuni temi ricorrenti. Difficilmente nel testo si troveranno sfumature, doppi sensi o espressioni colloquiali tipiche del linguaggio umano;
  • Sintassi: le frasi sono più rigide e semplici nella struttura;
  • Creatività: la creatività manca completamente nei testi dell’intelligenza artificiale;
  • Assenza di errori: nei testi prodotti dall’intelligenza artificiale mancano completamente errori grammaticali o di battitura.

Nonostante queste indicazioni, smascherare un testo artificiale non è per niente semplice. Per questo i ricercatori stanno lavorando a strumenti automatici per rilevare i testi creati dall’intelligenza artificiale. Tra i primi a pensarci, l’Università di Harvard e il MIT, che nel 2019 hanno lanciato GLTR, sistema in grado di capire se il contenuto fosse generato da GPT 2.

Peccato che oggi il tool sia impotente di fronte ai testi generati dai nuovi algoritmi e che quando è stato testato ha individuato solo la metà dei falsi.


Intelligenza artificiale: strumenti tech per capire se un testo è falso

Esistono tool gratuiti che dovrebbero essere in grado di riconoscere se un testo è stato scritto da intelligenza artificiale. Si basano su metriche come la burstiness, che misura l’imprevedibilità statistico-linguistica di un contenuto, l’analisi di lunghezza delle frasi, ripetizione di parole e inconsistenza dei dati. La burstiness è usata nell’elaborazione del linguaggio naturale per rilevare testi generati dall’intelligenza artificiale. I testi generati da AI tendono ad avere una burstiness più alta, ovvero una maggiore densità e irregolarità nella distribuzione di parole ed espressioni.

Questo perché seguono patterò statistici apprendibili, mentre gli umani usano una scrittura più varia e naturale. Uno degli strumenti sviluppati per rilevare contenuti creati dall’intelligenza artificiale è stato AI Text Classifier di OpenAI, un tool che assegna una probabilità che il testo sia stato generato artificialmente, analizzando varie caratteristiche. Ce ne sono molti altri, come GPTzero e ZeroGPT, che tendono a funzionare meglio in inglese e a non dare i risultati sperati. Si tratta di strumenti che non sono infallibili.

Tom Goldstein, docente di informatica presso l’Università del Maryland, come riportato da Wired, è convinto che questi tool saranno sempre meno efficaci, visti i progressi dell’intelligenza artificiale. “Questi tipi di rilevatori si basano sul fatto che esistono differenze sistematiche tra testo umano e testo macchina. Ma l’obiettivo di queste aziende è quello di rendere il testo macchina il più vicino possibile al testo umano” ha spiegato. Non esiste un metodo infallibile per riconoscere un testo, ma una combinazione di strumenti tecnologici e una buona dose di senso critico possono aiutarci nell’impresa. Per quanto la tecnologia possa andare avanti, caratteristiche come creatività, empatia e coscienza restano ancora parte degli esseri umani e del loro linguaggio. Ma bisogna sicuramente avere un occhio molto attento.

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Scritto da Chiara Nava

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