Anna Makanju, manager di OpenAi, durante l’audizione in Camera, ha voluto rassicurare tutti sull’uso di ChatGPT, spiegando che questo modello è sicuro e sottolineando che sostengono l’Ue.
Intelligenza artificiale, OpenAI: “Sosteniamo l’Ue, ChatGPT è sicura”
Anna Makanju, head of public policy di Open Ai, una delle principali aziende al mondo per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale e creatrice di ChatGPT, ha parlato durante l’audizione alla Camera, per rassicurare tutti sull’uso di questa tecnologia. “Sosteniamo la proposta europea sull’Intelligenza artificiale, crediamo che i governi democratici debbano regolare questo settore, non si può garantire che la tecnologia vada a vantaggio di tutti senza una cornice normativa” ha dichiarato. “Non usiamo i dati per finalità commerciali, il nostro modello è sicuro, per impostare ChatGpt4 in maniera corretta abbiamo impiegato sei mesi” ha aggiunto durante l’incontro organizzato dal Comitato di Vigilanza sull’Attività di Documentazione a proposito dell’intelligenza artificiale presieduto dalla Vicepresidente Anna Ascani.
È proprio il tema della privacy e della tutela dei dati personali a preoccupare le istituzioni e i governi europei, ma Anna Makanju ha spiegato che OpenAi non usa i dati degli utenti a scopo di profilazione o identificazione. “Le informazioni vengono sfruttate solo per addestrare il chatbot e vengono cancellate dopo un massimo di 30 giorni” ha spiecificato. Solo due mesi fa, ChatGPT era stata ripristinata in Italia dopo la sospensione del Garante della Privacy. L’Italia, insieme ad altri 13 Stati membri chiede da tempo di avviare delle indagini urgenti sui rischi dell’IA generativa, come ChatGPT, e applicare le norme in vigore a tutela dei cittadini.
Intelligenza artificiale, OpenAI: i prossimi passi
Tra le priorità per le istituzioni europee c’è il Regolamento sull’intelligenza artificiale, che dovrebbe arrivare entro novembre.
Dopo il via libera del Parlamento europeo, i prossimi incontri tra le istituzioni dovrebbero tenersi il 18 luglio, il 26 settembre e il 26 ottobre. “So che ci sono punti aperti nell’AI Act dell’Ue, ma l’ultima bozza del Parlamento europeo sembra vada nella direzione giusta. rifletteremo meglio come dare specifica attuazione, capire come funzionerà l’AI Act nei diversi usi dell’Intelligenza artificiale, anche per gli strumenti che si generano da questi modelli” ha aggiunto Makanju.