L’ordine esecutivo firmato dal presidente Joe Biden potenzia l’uso dell’intelligenza artificiale da parte del governo federale, ma impone delle regole molto più rigide per prevenire minacce alla sicurezza nazionale.
Intelligenza artificiale: il piano degli Stati Uniti
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha annunciato l’intenzione di potenziare l’uso dell’intelligenza artificiale da parte del governo federale, ma nello stesso tempo vuole rafforzare il controllo sul suo utilizzo a fini commerciali. Sono questi i due punti principali dell’ordine esecutivo firmato il 30 ottobre. Il mandato comprende varie disposizioni dirette alle agenzie federali su questioni che vanno dalla sicurezza nazionale all’immigrazione, dall’edilizia all’assistenza sanitaria. Il decreto è in linea con la corrente tendenza regolamentare che riguarda l’IA, che ha coinvolto i paesi di tutto il mondo.
L’ordine esecutivo di Biden impone obblighi di rendicontazione alle aziende che sviluppano tecnologie di intelligenza artificiale. Inoltre, il presidente userà il Defense Production Act per far sì che i produttori di grandi modelli di intelligenza artificiale segnalino al governo informazioni importanti, come le fasi di addestramento di nuovi modelli e quali misure di sicurezza usano. Questo includerà, per esempio, la divulgazione dei test di red teaming, che cercano di scoprire punti deboli nei modelli di AI, con lo scopo di monitorare le potenziali minacce di questa tecnologia.
Inoltre, viene imposto alle aziende che acquisiscono, sviluppano o possiedono cluster di computer su larga scala, di segnalare la loro attività al governo federale. Lo scopo è quello di aiutare il governo a capire quali soggetti possiedono notevoli capacità nel campo dell’intelligenza artificiale.
L’ordine esecutivo incarica anche il dipartimento dell’energia americano di valutare come questa tecnologia possa contribuire ad attacchi biologici o chimici, o a violazioni informatiche di infrastrutture critiche. Bruce Reed, vice capo del personale della Casa Bianca e presidente del nuovo consiglio governativo sull’intelligenza artificiale, ha definito questo atto legislativo “la serie di azioni più incisive intraprese da un governo in tutto il mondo per la sicurezza, la protezione e la fiducia nell’AI”. Per le azioni mirate a potenziare l’uso dell’intelligenza artificiale da parte del governo, verrà creato un portale dedicato all’occupazione, per reclutare esperti e ricercatori. Verrà anche istituito un nuovo programma formativo finalizzato all’assunzione di 500 ricercatori entro il 2025. Divyansh Kaushik, direttore associato del gruppo di ricerca politica Federation of American Scientist, ha elogiato l’approccio di Biden.
Intelligenza artificiale: applicazione della legge e precedenti
Suresh Venkatasubramanian, direttore del Centro per la responsabilità tecnologica alla Brown University e tra gli autori della Carta dei diritti dell’AI emanata da Biden l’anno scorso, pensa che queste nuove regole abbiano il potenziale giusto per un impatto significativo. All’interno del governo federale, lo stanziamento di risorse è “la priorità numero uno perché tutti comprendono che è il modo per apportare cambiamenti”. Venkatasubramanian ha fatto notare che il nuovo ordine esecutivo potrebbe non avere un impatto rilevante su alcune applicazioni importanti dell’AI negli Stati Uniti. Queste direttive si rivolgono principalmente alle agenzie federali, mentre nei settori della giustizia penale e dell’applicazione della legge questa tecnologia è sotto controllo di enti statali e locali e per questo il finanziamento delle agenzie dovrebbe essere condizionato dal rispetto di nuovi standard di sicurezza. Questo è il primo ordine esecutivo della presidenza Biden completamente incentrato sull’intelligenza artificiale. Tuttavia, le agenzie governative fino ad oggi hanno fatto fatica a rispettare le regole precedenti.