L’intelligenza artificiale continua a fare passi da giganti, ma la preoccupazione aumenta. Se da un lato le possibilità che offre sono grandi, dall’altro esistono dei gravi rischi oggettivi, di cui si parla sempre più spesso.
La preoccupazione per l’intelligenza artificiale aumenta
Le innovazioni tecnologiche sono sempre una nuova occasione per aumentare la creatività, il progresso e l’adattamento. Nello stesso tempo, però, possono portare danni irreparabili a molte persone e alle loro fonti di sostentamento, come si è visto in passato, mettendo a dura prova le straordinarie capacità si adattamento degli uomini e delle società davanti a questi passi avanti sempre più forti, rischiando di andare incontro a quella che gli economisti chiamano “distruzione creativa”, come riportato dal Corriere della Sera.
Il mondo deve ancora capire come affrontare la svolta tecnologica, che potrebbe avere delle ripercussioni davvero impressionanti, visto che sta andando avanti ad una velocità che fa paura anche agli specialisti che hanno dedicato tutta la loro vita a preparare questa rivoluzione. L’intelligenza artificiale è pronta a trasformare la vita delle persone, nel bene e nel male, così velocemente e in modo completo da non lasciare altra scelta che quella di prendere le misure più idonee, a livello individuale e collettivo, per cercare di affrontare e superare le conseguenze, che potrebbero essere distruttive. Ci saranno sicuramente aspetti positivi e interessanti, ma anche dei grandissimi rischi.
Intelligenza artificiale: i più grandi rischi
I rischi dovuti all’intelligenza artificiale dovranno essere valutati attentamente, per riuscire ad affrontarli al meglio.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, le incognite principali riguardano quattro campi specifici, ovvero disinformazione, proliferazione, perdita di occupazione e sostituzione. Cerchiamo di approfondire questi quattro aspetti:
- Disinformazione: se non verrà garantito ai cittadini l’accesso a informazioni verificabili e accurate, si andrà a finire nella disinformazione. I social hanno già aperto le porte su questa strada. Questo metterà in seria difficoltà leader politici e canali di diffusione delle notizie, che avranno difficoltà a costruire e tutelare la loro attendibilità;
-
Proliferazione: il problema tecnologico più spinoso degli ultimi anni nel dibattito politico è stato la raccolta dei dati dalle attività online e l’impatto sulla privacy. Le aziende tecnologiche sono in grado di fissare regole e direttive per l’uso dei prodotti creati, ma esistono modelli di intelligenza artificiale potenti che sono già a disposizione di chiunque abbia un minimo di abilità di programmazione e un computer.
Le informazioni si possono diffondere ovunque con estrema velocità e facilità. Milioni di persone presto avranno il loro GPT personale che agisce sui dati in tempo reale, ma potrebbe rivelarsi anche un’arma per i criminali;
- Perdita di occupazione: l’esplosione dell’intelligenza artificiale provocherà la perdita di occupazione per un numero ancora non quantificabile di lavoratori, quando le macchine arriveranno a rimpiazzare le persone in vari settori. Ci sono già stati progressi che hanno tolto il lavoro a moltissime persone. La perdita di occupazione innescata dall’espansione dell’intelligenza artificiale andrà a colpire sempre più lavoratori, in più luoghi e più velocemente rispetto a simili fenomeni di rottura del passato;
- Sostituzione: gli esseri umani lentamente si abitueranno a interagire con le macchine. Alla fine andranno anche a cercare la compagnia nell’intelligenza artificiale. Si sa già che l’uso eccessivo dei social può creare disturbi di ansia, depressione e autolesionismo. Con l’intelligenza artificiale tutto questo può espandersi sempre di più.
L’intelligenza artificiale sta mettendo gli esseri umani di fronte ad una sfida davvero molto difficile da affrontare.