Non capisco come mai il documentario Astrosamantha sia stato programmato in date anonime come 1 e 2 Marzo. Dopo tutto, sarebbe bastato aspettare una settimana per cadere su una data molto più simbolica: la Festa della donna. Festeggiare l’8 marzo con un documentario sulla prima astronauta italiana avrebbe offerto una perfetta occasione per sottolineare un modello femminile così inconsueto, ma così presente nell’immaginario collettivo.
Anche se nel documentario tutto scorre in modo pacato e naturale, apparentemente senza tensioni e senza difficoltà,