Le teorie apocalittiche sono il modo migliore per raccontare fenomeni, deresponsabilizzare gran parte dei protagonisti e, paradossalmente, sedare le persone dalla rischiosa idea di cercare altre prospettive.
Negli ultimi anni, i più ricorrenti “allarmi” (a noi giornalisti certe parole fanno molto comodo nella titolazione, solo che lo diciamo solo tra di noi) sono quelli relativi all’uso della rete. Prima più generali (‘i pericoli del web’, per tutti), via via più specifici: e pochi soggetti attraggono l’attenzione come le nuove generazioni.
Questi famosi