Nelle ultime settimane ho imparato l’arte dell’aspettare. In uffici di comuni, in sale d’attesa di ospedali, in sedie di grandi spazi come aule universitarie, o come studi televisivi. Prima ad ascoltare, poi a essere ascoltata. Non è cosa comune rimanere in stand-by, senza farsi cogliere dall’ansia, o dall’intolleranza verso qualcosa o qualcuno che non ci rende sereni al nostro posto.
La sala d’aspetto in ospedale mentre attendevo di fare la risonanza magnetica alla mano
Il progetto avviene per più fasi, dalla modellazione