Israele bandisce l’Unrwa: conseguenze per i profughi palestinesi
Il parlamento israeliano, noto come Knesset, ha recentemente approvato due leggi che bandiscono completamente l’Unrwa, l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi. Questa decisione, che entrerà in vigore tra 90 giorni, rappresenta un colpo significativo per l’assistenza umanitaria nella regione, in particolare per i palestinesi che vivono in condizioni di estrema vulnerabilità.
Le nuove leggi e le loro implicazioni
Le leggi approvate vietano all’Unrwa di operare in Israele, Gerusalemme Est, Cisgiordania e Gaza, etichettando l’agenzia come “organizzazione terroristica”. Questo provvedimento non solo porterà alla chiusura del quartier generale a Gerusalemme Est, ma bloccherà anche la distribuzione degli aiuti umanitari attraverso il valico di Rafah, impedendo il rilascio di permessi di lavoro al personale internazionale.
La decisione è stata presa dopo mesi di tensioni, in cui Israele ha accusato alcuni dipendenti dell’Unrwa di aver partecipato ad attacchi di Hamas.
Reazioni della comunità internazionale
La reazione della comunità internazionale è stata rapida, con sette paesi tra cui Canada, Australia e Germania che hanno chiesto a Israele di fermare la legislazione. Gli Stati Uniti hanno avvertito delle possibili conseguenze, poiché la legge americana impedisce di fornire aiuti militari ai paesi che limitano l’assistenza umanitaria. Tuttavia, la situazione rimane critica, specialmente a Gaza, dove quasi 2 milioni di palestinesi dipendono dall’assistenza dell’Unrwa.
Il ruolo cruciale dell’Unrwa per i rifugiati palestinesi
L’Unrwa è stata fondata nel 1949 e oggi è il principale fornitore di servizi essenziali per circa 5,9 milioni di rifugiati palestinesi.
L’agenzia gestisce 711 scuole e 139 strutture sanitarie, assistendo milioni di persone ogni anno. La chiusura dell’Unrwa comporterebbe un aggravamento della già precaria situazione economica e sociale dei palestinesi, molti dei quali vivono sotto la soglia di povertà. La mancanza di assistenza umanitaria potrebbe portare a una crisi umanitaria senza precedenti nella regione.