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Jonathan Propper, CEO di Dropps, spiega come trovare l’ispirazione negli affari

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Jonathan Propper, fondatore e amministratore delegato di Dropps, ha rivelato che per ideare un prodotto che rivoluzioni il settore industriale è utile lasciarsi ispirare dalle altre aziende attive sul mercato.

Jonathan Propper, CEO di Dropps, spiega come trovare l’ispirazione negli affari

Per Jonathan Propper, CEO dell’azienda di detersivi per il bucato Dropps con sede a Philadelphia, fare il bucato non è un lavoro di routine. È un affare di famiglia.

A metà degli anni ’80, la madre di Propper, Lenore, ha creato la prima versione della soluzione a basso contenuto di schiuma di Dropps (originariamente chiamata Cot’n Wash) perché i detergenti commerciali rendevano troppo duri sui suoi maglioni. Il duo madre-figlio aveva gestito un cotonificio vicino a Filadelfia producendo un filato ultra-morbido “softball”, e avevano bisogno di una soluzione più delicata per il lavaggio.

Propper ha spiegato che all’inizio ha cercato di vendere il suo detergente in modo tradizionale: in bottiglie, sugli scaffali, nei negozi. Ma ha incontrato innumerevoli difficoltà nel competere in un mercato così saturo, e il marchio non è mai veramente decollato.

Tuttavia, Jonathan Propper non voleva accettare un no come risposta, e nemmeno sua madre, che spesso diceva: “Puoi fare tutto quello che vuoi, devi solo cambiare prospettiva“.

Così, quando anni dopo, un amico gli disse: “Amo il tuo detersivo, ma odio le misure”, Propper ha rivelato di aver avuto un momento di ispirazione: “L’America ama la convenienza – perché spedire grandi bottiglie di detersivo liquido (che è per lo più acqua) in tutto il Paese? C’è già dell’acqua nella macchina, perché non rimuoverla completamente dal detersivo?”

Ed è proprio quello che Jonathan Propper, infine, ha fatto.

Attraverso internet, il CEO di Dropps si è imbattuto nel concetto di dose unitaria usato per il detersivo per i piatti, che veniva prodotto in cialde dissolvibili.

In questo modo, il fondatore dell’azienda ha deciso di adattare quella tecnologia per creare Dropps, che ha lanciato nel 2006, creando sei anni prima di Tide il primo detersivo liquido in cialde.

Dropps, successo e strategia

In un secondo momento, osservando il successo dei modelli di business direct-to-consumer come Dollar Shave Club e Harry’s Razors, Jonathan Propper ha individuato una strategia per battere i giganti del settore, precisando: “Siamo passati dal mattone e dal mortaio al digitale e non ci siamo mai guardati indietro”.

Propper ha anche puntato tutto sul marketing virale, spiegando di aver preso spunti dal primo video di successo di Michael Dubin e dal documentario sul cambiamento climatico di Al Gore del 2006, An Inconvenient Truth, che mostrava immagini stridenti di un monte Kilimangiaro nudo (precedentemente innevato).

Così è nato “The Naked Truth About Laundry”, un video di meno di due minuti nel quale Jonathan Propper si mostra in una vasca da bagno, nudo, asserendo: “Cosa possiamo fare che la grande lavanderia non farà? Toglierci i vestiti per fare un punto”.

Due anni fa, il CEO di Dropps ha ripreso il video girato nel 2013, e ha sbaragliato la concorrenza nel settore dei detersivi per il bucato.

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Scritto da Ilaria Minucci

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