in

Karim Rachid firma la stazione “Università”

default featured image 3 1200x900 1

Stazioni d’Arte è un’iniziativa partita anni fa dalla città di Napoli. Il progetto di costruzione della metropolitana cittadina è stato inglobato in un piano più vasto di riqualificazione del territorio urbano e degli spazi di aggregazione della città partenopea.

Nello specifico la linea 1 di Metronapoli, composta da 14 fermate, è stata progettata da grandi nomi dell’architettura, dell’arte e del design internazionale come Nicola De Maria, Jannis Kounellis, Mimmo Paladino, Sol Lewitt, Mario Merz, Carlo Alfano, Michelangelo Pistoletto, Joseph Kosuth.

Galleria fotografica

Al nutrito gruppo si è aggiunto Karim Rachid, designer anglo-egiziano conosciuto in tutto il mondo per la sua versatilità artistica, per l’estro vivace e colorato che mette sempre nei suoi lavori, siano essi opere d’arte, oggetti di uso quotidiano o, come in questo caso, progetti architettonici di rilievo.

Alla creatività di Rachid è stata affidata la stazione “Università” che mette in collegamento le zone di Via Marina e del Corso Umberto I° (detto Rettifilo), una delle strade più commerciali di Napoli. La stazione precedente è Municipio, la successiva Duomo, come si può intuire è un punto centralissimo che accoglierà ogni giorno il passaggio di centinaia di studenti e di turisti. L’obiettivo ricorrente di Karim è di rendere accessibile a tutti il design, di accostare alle espressioni artistiche la modernità quotidiana così da eliminare la distanza tra arte e praticità. In questo suo ultimo progetto la linea guida rimane la stessa.

La stazione Università è ricca di colori accesi, di forme morbide e di elementi linguistici globali che sottolineano la contemporaneità di Napoli e l’essenza multiculturale degli studenti.

La discesa dalla piazza alle banchine avviene tramite un percorso cerebrale di rilassamento che inizia in un passaggio rivestito di mattonelle, sulle quali sono stampate i neologismi dell’ultimo secolo. Arrivati all’atrio lo spazio si ammorbidisce e si colora. Una struttura astratta riflette i nodi del cervello e le sinapsi al suo interno.

Le panchine profilate diventano metafora dell’intersezione del dialogo. Scendendo al livello dei treni si raggiunge un ambiente più intimo e concentrato, con un continuo bagliore soffuso. Le opere d’arte digitale lasciano spazio alla libera interpretazione, i LED fanno scorrere parole universalmente conosciute, tutta l’esperienza dell’attesa è valorizzata dall’ambiente tranquillo e fantasioso che vuole fungere da intervallo di riposo all’interno degli impegni quotidiani.

Scendere nell’underground diventa scendere gradualmente in una fase di quiete mentale rilassante.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

What do you think?

Scritto da luxu

auto

Gumpert Tornante, sportiva da 700 cavalli

moda

Ermanno Scervino, inaugura boutique di lusso a Parigi