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La banca della Silicon Valley che piace alle startup (e le aiuta)

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Qualche tempo fa (non diciamolo a nessuno) cercavo fra le banche americane qualche spunto per capire come poter volare oltre oceano. Ho così scoperto la Silicon Valley Bank, una banca che si propone al fianco dei partner, senza limitarsi al finanziamento che le banche italiane già a fatica concedono.

La Silicon Valley Bank. Foto: trademarkvisual.com

NON SOLO SOLDI, MA ANCHE SUPPORTO

SVB apre infatti con la startup un rapporto a 360° di networking, grazie ad un nutrito portafoglio di imprenditori disposti a mettersi l’un l’altro a servizio dei nuovi arrivati, aiuta lo sviluppo del business plan o della sostenibillità finanziaria laddove ci possano essere mancanze – nonostante l’idea sembri potenzialmente buona – e, ultimo punto ma non per questo meno importante, apre la strada al cambiamento di normative che per la startup potrebbero risultare obsolete e che potrebbe potenzialmente andare a cambiare.

Credits: italiasocialmedia.com

COME HA AIUTATO HOTSUITE

Giusto a titolo di esempio, Hootsuite – il noto aggregatore di social network – ha trovato un finanziamento di 60 milioni di dollari, arrivando ad un totale di 250 milioni di dollari in cassa. Il punto interessante è la gestione di SVB Bank del proprio network per il raggiungimento dell’obiettivo da parte della start-up: sono stati infatti uniti in cordata più investitori per trovare la cifra sopra riportata. Si sono uniti a SVB anche Accel Partners, Insight Venture Partners e OMERS Ventures. Ecco quello che ha detto a proposito di questo finanziamento il CEO di Hootsuite, Ryan Holmes: “ci permetterà una scalata globale ancor più veloce, portando dei prodotti innovativi sul mercato. Il forte impegno da parte degli investitori in un periodo di crescita del mercato così strabiliante è un passo molto importante per la nostra azienda”.Ci sono alcune parole all’interno della dichiarazione di Holmes che mi lasciano completamente basita.

Una banca che addirittura ne contatta altre per raggiungere un obiettivo, rendendo un CEO soddisfatto della propria scelta.

Un mercato in crescita che in qualche modo rende ancora più appagati per la preferenza degli investitori: significa credere nelle proprie potenzialità, ma non da soli!

“FACCIAMO ACCADERE IL FUTURO ADESSO”

La tecnologia aiuta a risolvere i problemi, se applicata in maniera corretta, e lo fa su vasta scala in maniera rapida. Per questo il claim di SVB è “Facciamo accadere il futuro adesso” e lo fanno supportando le startup innovative in campo Software, Hardware, Healthcare, Energy e Premium Wine senza limiti geografici.

Se penso alla mia startup (ho anche una startup) e quando pensi ad una idea che vuoi concretizzare, non guardi avanti un mese, sei mesi o un anno.

Pensi all’oggi, all’agenda della settimana. Così nel frattempo puoi pianificare il lavoro, per farlo crescere insieme alle tue competenze, rialzandoti dopo gli sbagli, maturandone con il tempo i frutti, che hanno bisogno dei giusti momenti per essere colti, ma anche dei giusti partner.

Le startup che vengono prese sotto l’ala protettrice di Silicon Valley Bank non restano sole con il finanziamento sulle spalle quindi.

L’Istituto svolge la vera e propria funzione di Banca vecchio stile, seppur proiettata nel futuro.

Si assume da un lato il rischio di finanziare una impresa che è ancora in fase nascente, ma dall’altro se ne prende cura proprio per evitare di perdere l’investimento fatto.

In Italia sarebbe molto interessante avere un partner di questo tipo, che chiaramente ancora non esiste. Le banche più giovani hanno capito le potenzialità della condivisone non solo dei blog online, ma anche delle competenze scambiate attraverso eventi in cui ci si conosce fisicamente.

SVB ha fatto un passo in avanti mettendo direttamente in contatto chi ha bisogno e soprattutto di cosa.

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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Scritto da chef

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