La Battaglia della Idee ; La posse degli startupper

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Comincia per caso, con una telefonata di Mirko Pallera di Ninja Marketing che mi raggiunge durante un aperitivo milanese e mi racconta che gli piacerebbe organizzare un evento a Napoli, che sia una vetrina per dei giovani per le loro idee. Il tema è decisamente sfruttato: “STARTUP” oramai è diventata una delle parole chiave più utilizzate insieme a “INNOVAZIONE”, a partire dai prestigiosi protagonisti della politica, fino ai più oscuri addetti stampa.

Io e Mirko siamo subito d’ accordo sul fare qualcosa che sia diverso dal solito: un evento nel quale i ragazzi possano raccontarsi senza troppe formalità e anche con una certa leggerezza. Quando un vecchio ragazzo funky come me incontra un figlio della cultura hiphop come Mirko, la deriva rap è inevitabile ed ecco l’ispirazione: mettere i giovani testa a testa, come in una battaglia di freestyle! (qualcuno si ricorda “8 Mile“, il film di Eminem?).

Grazie al supporto e alla collaborazione del Comune di Napoli, ed in particolare di Antonio Prigiobbo, un innovatore dall’ interno di una pubblica amministrazione, “La Battaglia delle Idee” si è tenuta in una magnifica sala all’interno di Castel dell’Ovo, uno dei luoghi più prestigiosi e suggestivi di Napoli. Detto fatto, i giorni passano veloci. Appena l’evento viene annunciato, i posti a disposizione si esauriscono nel giro di una giornata. È necessario trovare qualche sponsor per coprire le spese, bisogna attrezzare la sala e, cosa importantissima, trovare un DJ che fornisca la base ritmica per le presentazioni dei ragazzi e per gli scontri testa a testa.

Finalmente arriva il gran giorno: venerdì 12 ottobre 2012. Di buon mattino vado a Linate: è una giornata fredda, mi imbarco e, quando stiamo per atterrare a Napoli, il pilota annuncia che, a causa del diluvio che si sta abbattendo sulla città, forse non ci sarà possibile atterrare e saremo dirottati su Fiumicino.

Non ci posso credere. Conto sulla mia buona stella e, dopo qualche giro su Capodichino, atterriamo. Sono eccitato, voglio raggiungere l’evento, nella baraonda che regna fuori dall’ aereoporto riesco a conquistare un taxi.

Il taxista, dopo qualche minuto, stupito dalla mia parlantina, approfittando del fatto che siamo bloccati in tangenziale, si volta e mi chiede: “Ma lei è sicuro di essere di Milano? Perchè non mi è mai successo che un milanese mi dicesse altro oltre all’indirizzo dove voleva essere portato!”. Ovviamente io replico con la mia risposta usuale: “Sono milanese, ma sono una brava persona!”. Poco dopo, comunque, è il conducente che mi stupisce veramente, quando la nostra vettura si ferma a causa di un corteo che appare decisamente imponente. Non ho il tempo di disperarmi che il mio nocchiero apre il finestrino e si rivolge ai manifestanti, facendo appello alla solidarietà tra lavoratori e succede il miracolo: ci lasciano passare.

Arrivo a Castel dell’Ovo, l’aria è carica di umidità. Entro nella sala affollata di giovani. L’evento è già cominciato e Mirko, che sta annunciando il primo intervento della giornata, invita la sala ad applaudire il mio ingresso in sala. Maddai!!! Comunque sono di ottimo umore e mi godo l’originale intervento di Roberto Race che racconta Napoleone Bonaparte come modello di personal branding.

La prima giornata e la mattina della seconda giornata della “Battaglia delle Idee” sono infatti dedicate a degli interventi di pensiero laterale e dirompente con relatori come Giampiero Cito e Antonio Paolo di “Mad in Italy” che raccontano il loro folle progetto. Fabio Lalli che incanta la platea con un intervento sull’industria del porno in Rete. Dino Amenduni, il giovane barese che, ad oggi, è uno dei più autorevoli esperti di comunicazione politica online. Il sempre eccentrico Matteo “TheLastKnight” Flora che regala alla platea un distillato di sapienza sull’influenza e sugli influenzatori in rete e molti altri che ringrazio di cuore per la loro calorosa partecipazione.

Naturalmente molti dei ragazzi che affollano la sala sono ansiosi di partecipare alla competizione e quindi arriva il momento di dare le regole del gioco: ognuno dei partecipanti avrà tre minuti a disposizione per raccontare la sua idea. Dopo che tutti avranno esposto il proprio progetto comincerà lo scontro, ad eliminazione diretta, decisa dal pubblico con un applauso. Alcuni che pensavano di disporre di un quarto d’ora borbottano, altri addirittura si ritirano, ma la maggior parte non si perde d’ animo e accetta la sfida.

La ciliegina sulla torta è data dal fatto che, ad accompagnare le presentazioni e le sfide, avremo con noi il mitico DJ Uncino aka Stradjvari, che scalderà la platea con il suo sound e, per non farci mancare nulla, abbiamo con noi due rapper del calibro di Paura e di Dope One, che si esibiranno simulando uno scontro di freestyle.

È arrivato il momento, ci sono quindici team che presentano la loro idea: alcuni sono più emozionati, altri sono più esperti, ma tutti sono carichi e motivati. Noi siamo inflessibili sui tre minuti e tutti, a parte qualche piccolo intoppo tecnico dovuto alla semplicità dei nostri mezzi, riescono a parlare. Adesso viene la parte difficile: dobbiamo decidere le accoppiate. Mentre rapidamente cerchiamo di organizzare questa parte dell’evento DJ Uncino ci aiuta con una performance. Un mash-up di musica e video che ci piace e ci dà la carica.

Lo scontro prevede che due team per volta salgano sul palco, facciano un appello al voto di un minuto e si sottopongano al giudizio dell’applausometro.

In alcuni casi l’intensità dell’applauso non ci consente, da sola, di determinare il vincitore e quindi cominciamo a misurare anche la durata. Inoltre abbiamo anche una giuria di qualità, che assegnerà un premio speciale ad un team.

Tutto funziona abbastanza bene ed è così che Bidber, Intertwine, Social Business, Make Your City, MyCityWeb, GamingSociety, CityKnow, Youppit, MyJobPage PlayAR, BikeSharing Napoli, Deskero, Buzzoole e Rehub si susseguono sul palco.

Abbiamo sviluppatori di software, ingegneri gestionali, architetti, designer, esperti di marketing che, in una gioiosa eterogeneità si mettono coraggiosamente in gioco. Dopo questa prima tornata, procediamo ad una seconda fase di eliminazioni nella quale concediamo trenta secondi a testa per un appello al voto e, finalmente, ci troviamo alla fase finale nella quale i quattro superstiti si sottopongono al giudizio finale.

Vince la battaglia Rehub, raccontata da Marco Meola: un progetto che lui stesso definisce “un modello di nuova comunità per le ricerche e interdisciplinare per creare nuove conoscenze attraverso l’innovazione collaborativa”. Ci piace!Il premio della giuria, che è composta anche da diversi investitori che hanno preso parecchi appunti, viene assegnato a Buzzoole, presentata da Gennaro Varriale: una piattaforma di social advertising e monitoraggio basata sul coinvolgimento degli influencer della rete.

Mi permetto di dire che, dal mio punto di vista, tutti hanno vinto: è stato bello per me conoscere i team, incontare dei ragazzi che avevo conosciuto durante la mia partecipazione alla passata edizione di Vulcanicamente, ma sopra ogni cosa ho avuto una ulteriore conferma del fatto che bisogna cercare le idee in luoghi che non sono solo Roma e Milano. Avevo già appreso questa lezione grazie agli amici di DPixel, che coinvolgendomi nelle loro avventure formative in Calabria e Basilicata prima e portandomi sul BarCamper poi, mi hanno decisamente aperto gli occhi.

Mi auguro che questo evento sia l’inizio di una nuova avventura e spero al più presto di potervi annunciare la prossima tappa, che sarà decisamente più bella grazie all’esperienza acquisita. Massimo rispetto alla posse degli startupper!

Milano, 16 ottobre 2012MARCO ZAMPERINI

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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