Daniele Galiffa, classe ’80, CTO di GoalShouter: è l’app per iPhone che traccia e condivide le cronache delle partite di calcio. Ma c’è davvero spazio per strumenti social nel mondo del pallone?
Sì, perché si aggiunge un po’ di democrazia. Mi spiego meglio: per i mondiali 2010 io e Gabriele Venier, cofounder di VisualSport (da cui è nata GoalShouter un mese fa), abbiamo capito le statistiche sportive sono un contenuto interessante per costruire conversazioni online. In origine, la nostra prima piattaforma voleva essere uno strumento per mettere a disposizione di tutti i dati sulle partite. I fantallenatori li usano per avviare discussioni, ma procurarseli costa tantissimo. Insomma, un business model difficile da tenere in piedi. Inoltre, i dati ufficiali sono raccolti da una manciata di persone che le rivendono solo a chi può permettersele.
Così abbiamo deciso di cambiare modello: meglio inventare uno strumento per raccogliere dati e metterlo nelle mani di tutti. Così, dalla sua evoluzione è nata GoalShouter, la piattaforma che permette di seguire qualsiasi partita di calcio dall’oratorio fino alla Champions. L’anno scorso abbiamo condotto un po’ di test sugli spalti del Brindisi e di altre squadre pugliesi. Molte delle persone collegate via Web seguivano la partita per più di 40 minuti di fila. E pensare che per il calcio professionistico la media è di soli 10-12 minuti.
Ok, idee e know-how italiani… ma per avere i primi riconoscimenti siete dovuti andare all’estero. Come mai?
Le cose non stanno esattamente così. In effetti siamo stati premiati allo StartupSauna di Helsinki con il crowds favourite prize, ma è in Italia che i primi tifosi hanno testato la nostra app allo stadio dandoci feedback preziosi.
Con VisualSport abbiamo ricevuto bandi da Camera di Commercio di Milano, Regione Puglia e Consorzio Impat. Insomma, il “dove” geofrafico per noi è del tutto relativo. Io sono abruzzese, Gabriele friulano e il nostro CEO Maurizio Barbieri lavora tra Tucson e Singapore. Per il resto, i primi fondi per GoalShouter ce li abbiamo messi noi e ora stiamo cercando nuovi partner. Questi Europei di calcio sono una buona occasione per dimostrare che i dati raccolti in crowdsourcing dagli utenti sono di qualità elevata. Per affinarli ancor di più stiamo anche sviluppando un algoritmo in collaborazione con un ricercatore dell’Università di Milano Bicocca. Abbiamo circa 1500 utenti tester globali e con l’inizio della prossima stagione di campionato alzeremo il tiro.
Già, non si vive solo di social networking.
Avete in mente un business model per sostenere il vostro progetto?
Gli Europei in Tv li possono vedere tutti, ma per le partite di campionato non vale la stessa cosa. È proprio lì che la nostra app entra in gioco. Su GoalShouter finiranno in tempo reale le statistiche di tutte le partite, visualizzabili da chiunque, condivisibili su Facebook e Twitter ed embeddabili su qualsiasi sito. Tutto merito di chi porterà l’iPhone allo stadio per fare la cronaca in diretta: dopo tutto i tifosi di calcio già lo fanno da tempo con strumenti non aggregati. Avremo abbonamenti premium personalizzabili, account ufficiali per le squadre e gli sponsor, campagne di advertising e servizi b2b. E non c’è solo la serie A: in Italia si giocano 700mila partite l’anno, di cui la maggior parte in serie minori che hanno scarsa copertura mediatica. Noi vogliamo dare spazio a tutti, dal tifoso che vuole fare il fico con i propri amici, fino ai genitori che seguono le partite del figlio. Dopo tutto, il calcio vale ancora la pena raccontarlo.
Roma, 14 giugno 2012LORENZO MANNELLA