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La danza di neuroni e le idee per costruire il futuro d’Italia

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Italia, che futuro? È una domanda che ci poniamo tutti i giorni. Ora vorremmo sapere cosa ne pensate voi: scriveteci un post come questo. Gli autori che ci colpiranno di più saranno nostri ospiti alla BlogFest di Riva del Garda a fine settembre.

La nostra Italia è iniziata il 29 Marzo 2012 con una laurea in Architettura per la Sostenibilità allo IUAV di Venezia, ve ne ricordate? Ve ne abbiamo parlato qualche mese fa in un post. Siamo un gruppo di giovani architetti uniti da un’esperienza di tesi in architettura e declinata in sette proposte che vedono la progettazione urbana come generatrice di nuovo sviluppo. Sono passati cinque mesi da quella data; vi racconteremo in che modo abbiamo provato a inventarci il nostro futuro.

Aprile. Dopo la laurea il gruppo si sparpaglia alla ricerca di qualche attimo di relax per permettere ai neuroni di rigenerarsi. Tra un cocktail in spiaggia e una passeggiata in montagna, l’unico modo per rimanere in contatto con il mondo è Internet. Ci organizziamo per diffondere le nostre idee in rete: da un lato attraverso le uscite su un blog; dall’altro con l’ideazione di un e-book che raccoglie le sette idee di tesi per generare nuovo sviluppo (a breve in uscita).

Maggio. Prima spaccatura fisica. C’è chi pensa alla Francia come via di fuga per migliorare le proprie conoscenze, altri iniziano a fare un po’ di gavetta in piccoli studi locali, ma la maggior parte torna a studiare per l’imminente esame di stato da architetto.

Giugno. Nasce il progetto Support for Emilia, altro esempio di collaborazione. Il terremoto ha distrutto parte dell’Emilia Romagna e, sfruttando la creatività in campo sociale, alcuni di noi creano una linea di T-shirt di design per raccogliere fondi per la ricostruzione delle scuole. La creatività e la conoscenza sono alla base dello sviluppo della società quindi riteniamo giusto cercare di far tornare fra i banchi gli studenti. Il mese si conclude con l’esame di stato.

Luglio-Agosto. Si raccolgono i primi frutti. Tra chi riceve in consegna il suo primo cantiere di lavoro, chi organizza una mostra sul tema della Smart City (Revolution Festival, Padova) e chi organizza workshop per insegnare che le idee sono fondamentali e possono venire anche dalle persone più inaspettate (vedi CrowdFuture e Ricostruiamoci).

Nonostante la distanza che separa i membri del gruppo, internet è il nostro costante legame con la società. Come possiamo contribuire? Mentre l’Italia affonda sempre più nella sua incapacità di organizzarsi, noi ci rendiamo conto che collaborare tra di noi è ancora possibile, e di voglia ne abbiamo tanta. Ma qual è il nostro scopo di lavoro?

Settembre. La nebbia inizia a diradarsi anche se le domande e i dubbi sono molti. Cosa sappiamo fare e cosa possiamo offrire? Perché e come vogliamo inserirci in questa brulicante società? Siamo ispirati dal timido diffondersi dei Fablab, sia in Italia che all’estero, e cerchiamo di comprenderne il modello organizzativo. Ci interessiamo di progettazione generativa, metodi di gestione del progetto sostenibile, realizzazione della città intelligente attraverso la fusione tra cibernetica e strutture fisiche. Con l’appoggio dell’Università potremmo riuscire a far nascere una rete di professionisti organizzata su metodi di collaborazione orizzontale.

Adesso siamo qui a ordinare la danza di neuroni che ci gira costantemente nella testa. Chissà che fra qualche mese possiamo incontrarvi tutti al nostro Fablab creativo e collaborativo! Intanto vi salutiamo e se anche voi avete idee in circolo speriamo di riuscire a farle incontrare molto presto per sviluppare l’Italia futura.

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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Scritto da chef

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