La crescente necessità di acqua potabile
Negli ultimi due decenni, la scarsità d’acqua è diventata un problema sempre più pressante per molti paesi del Mediterraneo. La diminuzione delle piogge ha portato a una riduzione delle riserve idriche, costringendo le autorità a razionare l’acqua. In questo contesto, la dissalazione emerge come una soluzione promettente per garantire l’approvvigionamento idrico. Recentemente, l’Algeria ha annunciato un piano di spesa di 5,4 miliardi di dollari per costruire nuovi dissalatori, aumentando la capacità di produzione di acqua potabile dal mare. Questo investimento mira a soddisfare le esigenze di una popolazione in crescita, attualmente di 47 milioni di abitanti.
Il ruolo dei dissalatori nel Mediterraneo
La dissalazione non è un fenomeno esclusivo dell’Algeria.
Anche il Marocco ha pianificato investimenti significativi in questa tecnologia, destinando oltre 3 miliardi di dollari per la costruzione di nuovi impianti. La Spagna, d’altra parte, è il paese europeo con il maggior numero di dissalatori, utilizzando questa tecnologia per l’agricoltura e per soddisfare i consumi idrici domestici, specialmente durante l’estate. Gli impianti spagnoli, come quello di Torrevieja, sono tra i più avanzati al mondo, utilizzando il processo di osmosi inversa per filtrare l’acqua marina.
Le sfide della dissalazione
Tuttavia, la dissalazione presenta anche sfide significative. I costi di gestione degli impianti sono elevati, principalmente a causa del consumo energetico necessario per il processo di osmosi inversa. Se l’energia utilizzata proviene da fonti fossili, la dissalazione potrebbe aggravare ulteriormente la crisi climatica.
In Italia, nonostante la presenza di problemi di distribuzione idrica, l’uso della dissalazione è limitato. Recenti episodi di razionamento in diverse regioni italiane hanno evidenziato la necessità di esplorare questa tecnologia come possibile soluzione.
Innovazioni nel settore della dissalazione
Recentemente, l’Istituto di Tecnologia del Massachusetts ha sviluppato un nuovo sistema di dissalazione alimentato a energia solare, capace di adattarsi alle variazioni di luce. Questo approccio innovativo potrebbe ridurre i costi e migliorare l’efficienza degli impianti. Inoltre, l’elettrodialisi a batch flessibile, un metodo alternativo all’osmosi inversa, si sta dimostrando promettente per la dissalazione delle acque salmastre, offrendo una soluzione più sostenibile e meno costosa.