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La magica tribù dei nerd e la raffinata arte di chi sa scrivere codice

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E’ giovedi: finalmente è finito il maltempo che ci ha oppresso nei giorni passati e oggi pomeriggio si parte per Roma dove stasera parteciperò ad un evento che è insieme la cerimonia di apertura di CodeMotion 2013, il lancio di Startupitalia! e la partenza del nuovo tour del BarCamper .

Da diverso tempo, per viaggiare tra Milano e Roma il mio mezzo di trasporto preferito è il treno perché mi consente di sedermi in un posto confortevole ed adatto alle mie dimensioni e di non perdere il contatto con il mondo; posso continuare a lavorare e, eventualmente, anche fare qualche telefonata.

Come sapete sono un appassionato della geolocalizzazione e, una volta in stazione, non manco di fare un check-in su Foursquare annunciando la mia discesa a Roma.

Come sempre, anche questa volta vengo premiato e il mio amico Gianmarco mi invita ad incontrarlo alla Stazione Termini per una sorpresa. Arrivato a Roma lo chiamo e lui mi invita a raggiungerlo al Binario 24, per introdurmi alla vita segreta della stazione.

Gianmarco, come un Hugo Cabret incarnato, mi conduce attraverso una porta (sarà il binario 24 e tre quarti? ), su per delle scale e mi ritrovo in un incredibile spazio, grande, luminoso, accogliente gestito da EnLabs nel quale trovano accoglienza e servizi delle giovani e promettenti startup. Mi piacerebbe fermarmi ma l’ evento sta per cominciare all’ Acquario Romano.

Appena giunto mi si presenta davanti il nuovo allestimento del BarCamper pronto a partire per l’ Italia a caccia di talenti, e poi una sequenza di amici.

Ci sono molte persone, una atmosfera elettrica, molti giovani sviluppatori, makers e startuppers. Prendo posto in sala e due ragazzi si bullano via twitter di avermi al loro fianco!

Riccardo Luna conduce l’ evento e, tra l’altro, chiacchera con un rilassato Carlo Purassanta, che quasi non sembra il CEO di Microsoft Italia.

In ogni caso le mie stelle stasera e per i prossimi giorni sono le incredibili Chiara Russo e Mara Marzocchi senza la cui energia CodeMotion semplicemente non esisterebbe.

Dopo un piacevolissimo aperitivo di networking mi lascio accogliere dalla dolcezza della notte romana e vado a cena con dei giovani siciliani determinati a fare diventare la loro regione un luogo attraente per le giovani imprese di tutto il mondo.

Sentirete presto parlare di loro!

Finalmente mi ritiro sull’ Aventino, dove si trova il mio albergo, salgo in camera e, a coronamento di una bella giornata, trovo persino il wifi gratuito e disponibile e posso dedicarmi a pianificare la giornata di domani.

Non è facile perchè CodeMotion è una due giorni densissima : ci sono decine di talk tecnici molto interessanti con parecchi speaker di livello internazionale, ci sono i laboratori, ci sono workshop e c’è anche una area espositiva dove spesso si trovano delle chicche.

Ma, soprattutto, a CodeMotion ci sono loro, la mia posse, la mia tribù: migliaia di persone che condividono con me la consapevolezza che la programmazione è una attività creativa raffinatissima che sconfina nell’ arte.

Mi sono perso nella lettura del programma e domani la navetta parte presto, a malincuore abbandono il balconcino della mia stanza che si affaccia sul giardino dell’ albergo, preparo il mio zaino per domani (2 tablet, 3 smartphone, 2 accumulatori di energia, cavetti vari ) e mi corico.

Al mattino trovo davanti all’ albergo il conducente della navetta che ci deve condurre all’ evento, leggermente innervosito perchè tutti gli oratori stranieri sono in ritardo, stanno ancora facendo colazione nel giardino dell’ albergo.

Lo invito alla comprensione: arrivando dalla Germania, dall’ Inghilterra o dagli Stati Uniti è raro, di questa stagione, un risveglio così piacevole, baciati dal sole e da un clima gradevolissimo.

Oggi, purtroppo, Roma è sotto l’ assedio di uno sciopero dei trasporti, chissà se l’ affluenza sarà limitata ?

Arrivo alla facoltà di Ingegneria di Roma Tre, sede storica dell’ evento e mi rendo subito conto che i nerd non si fanno fermare da un banale sciopero dei mezzi!

I keynote non sono ancora cominciati ed una folla allegra e rumorosa riempie l’ area espositiva: c’è il venditore di magliette techno-vintage che dispone sul suo banco tshirt con il logo di Atari o del Commodore 64; la simpatica signora di O’Reilly Media che sistema pile di libri dai titoli avvincenti come “Phyton Cookbook” o “JavaScript for PHP Developers” o “Practical Computer Vision”.

Al centro dell’ ingresso hanno sistemato il loro stand gli amici di Google che, se risolvi un piccolo rompicapo, ti regalano un pupazzo peloso che rappresenta il robot verde di android. Temo non si rendano conto di dove si trovano, qui c’è gente che è capace di avere la collezione completa di Star Trek, di costruirsi un modello in scala della Morte Nera, di avere felpe e magliette con tutti i supereroi e di fare qualunque cosa per un gadget tecnologico.

In pochi minuti, infatti, la distribuzione del gadget diventa un problema di ordine pubblico, i google-boys rimettono i pupazzi negli scatoloni e l’ esercito dei nerd si sposta allo stand di Atlassian, dove, in cambio di un tweet che li cita, ti regalano una bella maglietta di Angry Birds.

C’è anche un intero corridoio dedicato ai makers che espongono stampanti tridimensionali e robot, ci sono gli amici di Officine Arduino che spacciano schede e kit Arduino di diversi formati e conducono un laboratorio di programmazione. Personalmente non ho saputo resistere a questa giornata di “Orgoglio Nerd” e mi aggiro beato nella calca indossando la maglietta con la scritta “Ready, Nerd, Go!”.

Mi colpisce la partecipazione attiva ad un evento così spontaneo da parte delle multinazionali e quindi trovo un nutrito gruppo di evangelisti tecnologici della Microsoft, il grande Luca Filigheddu nello stand BlackBerry pronto a risolvere i dubbi degli sviluppatori di applicazioni, gli amici di PayPal che raccolgono contatti per il loro developer network e presentano le loro soluzioni per il mobile payment, Cisco che fa speed-dating con le startup. C’è anche NTT Data ( il mio datore di lavoro) che ha diverse posizioni aperte e raccoglie curriculum di programmatori.

Cominciano i talk e la folla riempie le aule, solo posti in piedi o accovacciati attorno alle cattedre, si parla indifferentemente in italiano od in inglese di tecniche di programmazione per il web, per il mobile, di user experience e di interfacce programmatiche.

Arriva il momento del pranzo, il BarCamper fa bella mostra di sè proprio davanti ai banchetti che distribuiscono i panini ad una folla affamata più di sapere che di salame; ci si conosce e si scambiano contatti; ci si fotografa, si twitta e ci si tagga; si incontrano vecchi amici e se ne fanno di nuovi.

Il pomeriggio è denso di appuntamenti come la mattina,io devo rinunciare a seguirne alcuni perchè sono impegnato come conduttore in un evento dove insieme a rappresentanti di Asset Camera, Filas, DPixel, Microsoft, Roma Startup e InnovActionLab cercheremo di fare il punto sull’ ecosistema romano delle startup. Dopo esser giunti alla coclusione, grazie a degli oratori brillanti e ad un pubblico attento ed interattivo, che Roma è certamente un luogo nel quale vale certamente la pena di avviare delle nuove imprese ad alta vocazione tecnologica, sia perchè esistono gli spazi che disponibilità di investimento per diversi milioni di euro, arriva il momento dei meetup.

CodeMotion è una bella occasione di incontro per diverse comunità e quindi oltre all’ incontro di networking con aperitivo offerto da Roma Startup, abbiamo in contemporanea l’ incontro di Roma-XPUG che si rivolge agli sviluppatori che usano le tecnologie Lean e Agili, l’ incontro delle donne tecnologiche organizzato con il contributo delle Girl Geek Dinners di Roma, l’incontro di ILDN (Italian Linux Distro Network), di Informatici Senza Frontiere e della comunità di riferimento di Alfresco.

La giornata però non è ancora terminata e dopo circa dodici ore passate all’ evento, ci aspetta la cena per gli sponsor e gli oratori: siamo in un locale tutto per noi al Testaccio dove consumiamo una simpatica cena ma soprattutto un abbondante quantitativo di alcolici che favorisce decisamente la socialità in un gruppo decisamente eterogeneo.

Alla fine della cena qualcuno si abbandona all’ esplorazione della vita notturna, io vorrei tornare all’ Università per partecipare all’ Hackaton ma sono decisamente troppo stanco e pertanto affronto la breve passeggiata che mi riporta in albergo.

Sabato è ancora una bellissima giornata: raggiungo la navetta che in pochi minuti ci riporta a CodeMotion, ieri le persone non si sono fatte scoraggiare dallo sciopero oggi non si sono fatte fermare dalla giornata festiva, io sono determinato a seguire le sessioni su Raspberry Pi ma sono curiosissimo di affacciarmi al Laboratorio dove Davide Gomba insegnerà ai bambini i rudimenti della stampa tridimensionale, ovviamente powered by Arduino.

Incrocio il mio amico Alessio Jacona che ha fatto un bellissimo reportage per immagini dell’ evento (che trovate qui) e lo conduco con me a seguire Massimo Avvisati che, con la sua simpatia e la sua romanità,, fa un bellissimo intervento sull’ uso della Augmented Reality nella didattica durante il quale avvengono scambi di battute come quello che segue :

Massimo Avvisati : “ Se non ci sono altre domande, io avrei finito..”

Pubblico : “ Avevi promesso di farci vedere le linee di codice !”

Massimo Avvisati : “Golosoni, vi accontento subito.

Dopo pranzo ci sono ancora molti interventi di rilievo , ma me ne sta a cuore uno in particolare a cura del mio collega Alberto Sarullo che mettendo insieme NodeJs, NXC, Bash, un tablet android e dei mattoncini Lego ha costruito un robot che gioca a Ruzzle ed è imbattibile.

Torno a Milano inebriato dall’ atmosfera di CodeMotion, stanco ma carico dell’ energia che ho accumulato e con la certezza che ho assistito a qualcosa che non pensavo sarebbe successo nel corso della mia vita : la rivincita dei NERD!

MARCO ZAMPERINI

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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