La mia sfida per portare i prodotti dei piccoli produttori in tavola

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Quella di Cortilia è una storia che affonda le sue origini nella passione che nutro da sempre per il buon cibo, quello delle cascine e degli agriturismi. Una passione che spesso mi risultava difficile coltivare a causa della mancanza di tempo per recarmi dagli agricoltori locali e fare i miei acquisti per la mia tavola. Ho iniziato a chiedermi: può la rete risolvere il problema? Se sul web posso comprare il televisore, le scarpe o una vacanza… perché non posso comprare frutta e verdura fresca dagli agricoltori? Così è nata Cortilia, una sorta di “mercato online” dov’è possibile rifornirsi dei migliori prodotti agricoli locali. Il meccanismo è quello dei subscription e-commerce per cui ogni mese viene recapitata una cassetta di frutta e verdura di stagione di varie dimensioni e tipologie a seconda del proprio abbonamento.

Oltre ai prodotti in “cassetta” è possibile personalizzare gli ordini aggiungendo anche carne, uova, salumi, conserve e via dicendo.

Cortilia non nasce solo dalla passione per il buon cibo ma anche dalla mia curiosità verso l’innovazione tecnologica. Sono sempre stato attento a qualsiasi novità in ambito tecnologico e già nei primi anni del nuovo millennio avevo iniziato a darmi da fare in questo settore creando altre due startup: Mobalia e Viamente. Gli amici mi definiscono “uno startupper dalla prima ora”. Dopo aver venduto queste due società, ho desiderato fortemente impegnarmi in un progetto che avesse un impatto sulla vita quotidiana delle persone e che allo stesso tempo valorizzasse la ricchezza delle nostre produzioni locali. Cortilia, infatti, non si limita a vendere prodotti freschi e genuini, ma racconta la loro storia, facendo luce su provenienza e lavorazione e informando i consumatori.

In campo alimentare si parla tanto di etichette e provenienza ma spesso ci si ferma al Paese; Cortilia vuole fare un passo in più: ti indichiamo l’indirizzo, la strada, il campo dove quel prodotto è stato cresciuto.

Convincere gli agricoltori che i pomodori si potevano vendere anche su Internet, senza compromettere qualità e valori, è stata una delle cose più difficili che ho dovuto fare nella mia vita. Convincerli soprattutto che il web, e in particolare Cortilia, rappresenta un’ottima opportunità di visibilità e profitto, per raggiungere quel pubblico che non può fare la spesa o in campagna tutte le settimane. Grazie alle possibilità offerte dal web e a realtà come Cortilia, i piccoli imprenditori dell’agricoltura locale – una delle grandi forze del nostro Paese – possono raggiungere un nuovo pubblico, quello online, senza dover cambiare molto delle loro abitudini: non devono implementare e promuovere un proprio sito (con i costi e i tempi che ne derivano) o organizzare da sé le spedizioni.

Non devono preoccuparsi di attività che non siano quelle a cui si dedicano normalmente: prendersi cura dei loro prodotti.

La strada, come in ogni avventura imprenditoriale, non è stata sempre in discesa, ma grazie alla carica che ci danno ogni giorno i commenti entusiastici dei nostri agricoltori e clienti, siamo andati avanti anche di fronte alle difficoltà. La scommessa di puntare sull’artigianalità, sulla freschezza dei cibi e sulla valorizzazione delle produzioni agricole locali si sta rivelando vincente, visto che abbiamo già riscosso la fiducia di investitori come il fondo di seed digital investments Sca Sicar, Boox, Club Italia investimenti e alcuni business angel.

Obiettivi per il futuro? Tanti, ma tra questi sicuramente occupa un posto d’onore l’ampliamento della nostra offerta di prodotti d’eccellenza, che punta ad essere sempre più completa. In cantiere anche l’introduzione del servizio, attualmente diffuso in Lombardia, in altre regioni italiane. La meta “finale” di questo viaggio è diventare un punto di riferimento per la spesa online sostenibile a livello nazionale ed europeo, anche grazie al volano dell’Expo e il suo tema “Nutrire il Pianeta”.

Il mercato è in fermento e ci sono ottime opportunità per i giovani che hanno passione e voglia di fare. Il consiglio è quello di farsi affiancare da business angel e mentor con esperienza nel settore o nell’industria di riferimento per evitare errori costosi sia in termini di tempo sia di tipo economici. Detto questo, fare degli errori è utile: significa che si sta osando! Quello che conta è essere capaci di imparare dai questi errori e saperli correggerli rapidamente. Il supporto esterno permette di individuare i problemi più rapidamente e più facilmente risolverli.

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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