Un nuovo inizio per la missione ExoMars
L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha annunciato che la seconda fase della missione ExoMars prenderà il via nel 2028, segnando un’importante collaborazione con la NASA e Airbus. Questo progetto ambizioso mira a portare il rover Rosalind Franklin sulla superficie di Marte entro il 2030, un passo significativo nell’esplorazione del Pianeta Rosso.
La storia della missione ExoMars
La missione ExoMars è composta da due fasi principali. La prima fase ha visto il lancio del Trace Gas Orbiter e del lander Shiaparelli, quest’ultimo purtroppo schiantatosi sulla superficie marziana. Il razzo russo Proton-M ha portato a termine questo lancio oltre nove anni fa. Tuttavia, la seconda fase ha subito ritardi significativi, in particolare a causa della crisi geopolitica che ha interrotto la collaborazione tra ESA e Roscosmos, l’agenzia spaziale russa.
Il ruolo della NASA e di Airbus
Con l’interruzione della collaborazione con la Russia, l’ESA ha dovuto cercare nuovi partner per il lancio del rover. La NASA ha accettato di fornire il razzo necessario, mentre il lander sarà realizzato dalla divisione Defence and Space di Airbus UK, che ha già esperienza nella costruzione di rover. Se tutto procederà senza ulteriori ritardi, il lancio è previsto per il 2028, seguito dall’arrivo di Rosalind Franklin su Marte circa due anni dopo.
Obiettivi scientifici del rover
Il rover Rosalind Franklin avrà il compito di raccogliere campioni di terreno marziano, utilizzando un trapano capace di raggiungere una profondità di due metri. Questo rappresenta un’opportunità unica per studiare la composizione del suolo marziano e cercare segni di vita passata.
La fase di atterraggio sarà critica, con una durata di circa sei minuti, durante i quali il lander utilizzerà paracadute e retrorazzi per rallentare la discesa.
Le incertezze future
Nonostante i progressi, ci sono ancora incertezze riguardo alla partecipazione della NASA. Già nel 2012, l’agenzia americana aveva ritirato il suo supporto per motivi di budget. Inoltre, la competizione con progetti come lo Starship di SpaceX, che mira a portare astronauti su Marte nel 2028, potrebbe rendere la missione ExoMars meno prioritaria. Tuttavia, il contributo europeo all’esplorazione marziana rimane cruciale e potrebbe fornire dati preziosi per future missioni.