Un progetto ambizioso per la Luna
Il , Nokia avrebbe dovuto inaugurare la prima rete 4G LTE sulla Luna, un passo significativo per la comunicazione spaziale. Questo progetto, parte della missione IM-2, mirava a fornire connettività a diversi rover, aprendo la strada per future esplorazioni lunari, in particolare per la missione Artemis III nel 2027. Tuttavia, il lander Athena di Intuitive Machines ha subito un atterraggio problematico, compromettendo l’intera operazione.
Le sfide dell’atterraggio lunare
Il lander Athena è atterrato su un fianco, a 250 metri dal sito previsto, rendendo impossibile la ricarica dei pannelli solari a causa delle condizioni ambientali avverse. Questo evento ha portato alla conclusione anticipata della missione IM-2, nonostante il successo parziale della rete 4G di Nokia, che ha comunque dimostrato la possibilità di stabilire una rete cellulare sulla Luna.
Il sistema, noto come network in a box (Nib), ha funzionato per circa 25 minuti, trasmettendo dati alla stazione terrestre.
Il futuro delle comunicazioni spaziali
Nonostante le difficoltà, Nokia ha in programma di integrare la tecnologia 4G nelle tute spaziali degli astronauti per la missione Artemis III. Questo permetterà comunicazioni dirette tra astronauti e rover, senza la necessità di smartphone. La rete sarà in grado di gestire flussi video in alta definizione e dati dai sensori, migliorando notevolmente la comunicazione durante le missioni lunari. La scelta del 4G, piuttosto che del 5G, è stata dettata dalla necessità di utilizzare una tecnologia già collaudata, mentre si lavora per l’evoluzione verso il 5G in futuro.
Un passo verso la colonizzazione lunare
Il lungo termine prevede la creazione di stazioni base permanenti sulla Luna, con l’obiettivo di supportare una crescente presenza umana.
Con una rete stabile, sarà possibile sviluppare un’infrastruttura che faciliti le esplorazioni e le ricerche scientifiche. Gli astronauti delle missioni Artemis, come quelli delle missioni Apollo, stanno seguendo corsi di geologia, ma la possibilità di inviare video in tempo reale dalla Luna agli esperti sulla Terra rappresenta un cambiamento radicale nel modo in cui vengono condotte le ricerche.