Con una mossa che nessun analista o commentatore avesse previsto, e dopo aver fallito il tentativo di acquistare SnapChat per 3 miliardi di dollari, Facebook ha acquistato mercoledì scorso l’applicazione per cellulare Whatsapp! Per chi non lo sapesse, si tratta di un servizio di messaggistica istantanea che permette di mandare messaggi a chiunque abbia l’applicazione. Nel mondo. Gratuitamente. O per lo meno con un piccolo costo di 1 dollaro all’anno.
“Gli SMS sono morti, stanno facendo la stessa fine dei FAX” diceva Jan Koum nel 2009 al suo socio per convincerlo che la messaggistica istantanea via Internet sarebbe stata il futuro. Ora ha 14 miliardi di dollari in azioni e altri 5 miliardi in cash a dimostrare che aveva ragione.
Lui, che fino al 2009 sopravviveva grazie ai sussidi che gli passava il governo Californiano.
Ma non sono solamente 19 miliardi che provano il fatto che Jan Koum avesse visto lontano. Ci sono anche 450 milioni di utenti nel mondo che utilizzano Whatsapp attivamente molti dei quali si trovano nei mercati emergenti in cui Facebook Messenger non è fortissimo, quelli dove la partita è tutta ancora da giocare. Da Facebook hanno già confermato, infatti, che le intenzioni non sono quelle di dismettere Messanger, considerato un servizio per un pubblico diverso.
Ed è una battaglia che si gioca oramai praticamente esclusivamente sui dispositivi mobile, come ha dimostrato anche l’acquisizione di Instagram. Come dicevo in un mio precedente articolo, Facebook deve riuscire a vincere la battaglia del mobile per poter continuare a crescere e sconfiggere la concorrenza, e lo sta facendo a suon di acquisizioni.
Secondo alcuni analisti1, Facebook sta diventando sempre più un ecosistema intorno al quale gireranno sempre più app che renderanno l’esperienza degli utenti più completa. Soprattutto per chi lo utilizza da dispositivi mobile appunto.
Lo stesso Zuckerberg ha ammesso che l’acquisizione di Whatsapp si colloca nel quadro del progetto internet.org, la cui missione è di connettere a Internet i 2/3 di pianeta che ancora non ne hanno la possibilità. E proprio gran parte di questi 2/3 si trova in mercati ad altissima penetrazione mobile ed in cui Whatsapp è già molto famoso. Ecco quindi che il nuovo acquisto diventa una pedina fondamentale per la crescita della base utenti di Facebook.
Ma il vero elemento chiave di tutta l’acquisizione è la possibilità di poter legare il mondo online di Facebook al mondo offline di Whatsapp.
La vera peculiarità di quest’ultima infatti, che la differenzia da qualsiasi altro servizio di messaggistica, risiede nel fatto di dover collegare la app ad un numero di telefono reale. Un dato che Facebook ancora non possedeva.
Se a questo aggiungiamo poi che Facebook stava incominciando a perdere appeal tra i più giovani che dimostrano un crescente interesse per i servizi di messaggistica istantanea2, allora il quadro è completo.
Ma la domanda che ci siamo posti tutti e’: Whatsapp vale 19 miliardi?
Benché gran parte della cifra sia stata pagata in azioni di Facebook, cerchiamo di comprendere meglio la dimensione di ciò di cui parliamo. 19 miliardi, ad esempio, è più del bilancio annuale della NASA, è 19 volte ciò che è stato pagato per Instagram, 12,5 volte il costo che Google ha pagato per acquistare Youtube, 2 quello che Microsoft ha pagato per Skype e 1,5 volte il costo di tutta la Motorola. E più o meno il PIL dell’Afghanistan. Per una lista piu completa esiste il blog “Things that are cheaper than Whatsapp”
Stra pagata quindi? Forse! Ma occorre ricordare che Whatsapp è anche l’unico tra i vari servizi social che può garantire un flusso di denaro costante e non basato sulla pubblicità. Ma non solo.
Facebook, che ha già dimostrato di poter monetizzare la propria base utenti mobile generando circa la metà dei suoi introiti pubblicitari proprio dalla sua app, sfrutterà soprattutto l’enorme quantità di dati che Whatsapp porta con se e che costituiscono una vera e propria miniera d’oro. E Whatsapp ha già mostrato livelli di engagement altissimi, con circa il 70% dei suoi utenti che lo utilizzano quotidianamente e un milione di nuovi iscritti la giorno. E questo per Facebook si rivelerà un assett inestimabile soprattutto in quei paesi emergenti in cui Whatsapp è più forte, e come abbiamo visto, Facebook Messenger non lo è.
Un altro aspetto fondamentale che ha sicuramente motivato l’acquisizione, è l’incredibile crescita della sua base utenti. Incredibile perché nessun altro servizio simile cresce alla stessa velocità, come Facebook stesso si è affrettato a rivelare con questa chart.
Certo, faccio ancora fatica a digerire una cifra come 19 dollari miliardi nonostante il modello di business sia semplice ed immediato (450milioni di utenti che pagano 1 dollaro all’anno). Faccio fatica perché’ sembra una cifra enorme di fronte ad acquisizioni che storicamente si sono dimostrate molto profittevoli (Youtube su tutti pagato un dodicesimo di Whatsapp), ma il dominio della raccolta dei dati è ciò in cui risiede il futuro del marketing e della pubblicità su Internet. Soprattutto se geolocalizzati e soprattutto se sono nelle mani di Facebook.