Il contesto del conclave e le sue sfide
Nel 2025, il Vaticano si trova ad affrontare una delle sfide più complesse nella storia dei conclavi. Con la morte di Papa Francesco, le autorità ecclesiastiche sono già al lavoro per garantire che il processo di elezione del nuovo pontefice avvenga nella massima segretezza. Le priorità principali includono la protezione dell’integrità dei cardinali e la prevenzione di fughe di notizie, un compito reso ancor più difficile dall’avanzamento delle tecnologie moderne.
Le tecnologie di sorveglianza e le misure di sicurezza
Il Vaticano, pur avendo accesso a internet, ha implementato misure di sicurezza rigorose. Durante il conclave, nelle aree riservate ai cardinali e nella Cappella Sistina, verranno utilizzati disturbatori di segnale, noti come jammer, per impedire comunicazioni non autorizzate.
Questi dispositivi creano un ambiente in cui è impossibile trasmettere informazioni all’esterno, trasformando di fatto il luogo in un bunker elettronico.
Controlli rigorosi e prevenzione delle intrusioni
Le autorità ecclesiastiche non lasciano nulla al caso. Prima dell’inizio del conclave, gli edifici vengono ispezionati per giorni alla ricerca di microfoni o telecamere non autorizzate. Anche il personale religioso e i cardinali vengono controllati per garantire che non introducano dispositivi di registrazione. Inoltre, le finestre delle stanze private dei cardinali saranno coperte con pellicole opache per impedire qualsiasi tipo di sorveglianza esterna, sia essa da parte di giornalisti, satelliti o droni.
La sorveglianza del territorio e la preparazione per l’evento
Con una superficie di appena 0,44 chilometri quadrati, il Vaticano è la nazione più piccola del mondo, ma la sua sicurezza è garantita da un sistema di sorveglianza altamente efficace.
Nel 2018, erano presenti circa 650 telecamere, gestite da un centro di comando sotterraneo. La sicurezza è ulteriormente rafforzata dal Corpo della gendarmeria e dalla Guardia svizzera pontificia, che operano rispettivamente come polizia e come esercito. Per l’elezione del nuovo pontefice, si prevede l’arrivo di circa 200mila persone, e il Vaticano sta già preparando le misure necessarie per gestire l’afflusso e garantire la sicurezza di tutti i partecipanti.