Un aumento record della spesa militare globale
Nel 2023, la spesa militare globale ha raggiunto un livello senza precedenti, toccando i 2.440 miliardi di dollari. Questo rappresenta un incremento del 6,8% rispetto all’anno precedente, segnando il più significativo aumento dal 2009. Gli Stati Uniti, con una spesa di 880 miliardi di dollari, continuano a dominare il panorama mondiale, superando da soli la somma delle spese militari dei successivi otto paesi messi insieme. Questo scenario evidenzia una crescente competizione tra le potenze mondiali, in un contesto geopolitico sempre più teso.
Le potenze militari e le loro spese
La Cina si posiziona al secondo posto con 309 miliardi di dollari, meno della metà rispetto agli Stati Uniti, mentre la Russia occupa il terzo posto con 126 miliardi di dollari.
Analizzando la spesa pro capite, gli Stati Uniti spendono annualmente 2.694 dollari per abitante, mentre la Cina si ferma a 208 dollari. Un caso interessante è quello di Israele, che con una spesa di 29 miliardi di dollari ha raggiunto il livello più alto di spesa pro capite al mondo, pari a 2.997 dollari per abitante.
Il contesto europeo e le disparità di spesa
In Europa, la situazione è complessa e frammentata. La NATO richiede ai suoi membri di investire almeno il 2% del PIL in spese militari, ma non tutti i paesi membri rispettano questo parametro. Attualmente, 23 dei 32 paesi membri della NATO soddisfano questa richiesta, un numero in crescita rispetto ai soli tre paesi nel 2014.
Tuttavia, l’Italia si colloca tra i paesi che non raggiungono ancora l’obiettivo, con una spesa militare di 34,5 miliardi di dollari, pari all’1,49% del PIL. Questo dato evidenzia una significativa distanza rispetto ai principali partner europei, come la Germania e la Francia, che investono rispettivamente il 2,12% e il 2,06% del loro PIL nella difesa.