Sono fermo al gate 5 in attesa di imbarcarmi per Helsinki e sto consultando la mappa con le indicazioni per orientarmi una volta atterrato. Devo raggiungere Christian, Michele, Simone e Vincenzo, i miei compagni durante questa settimana all’insegna del bombardamento di stimoli sui temi della conoscenza aperta. L’evento a cui partecipiamo è OKFestival: una settimana intera dedicata al tema della conoscenza aperta nell’era digitale organizzata da Open Knowledge Foundation.
“Noi crediamo che il bene comune dell’informazione assieme a strumenti e comunità che ne fanno uso sia al centro per migliorare la governance, la ricerca, l’economia e la cultura“.
Questa manifestazione è l’unione dei due eventi di ritrovo e confronto, sempre organizzati da OKFN: Open Government Data Camp (OGDCamp) e Open Knowledge Conference (OKCon).
Il fine è quello di mettere in evidenza come, in un epoca di comunicazione digitale globale, la condivisione della conoscenza possa produrre grandi vantaggi per tutta la società.
OKFestival conta oltre 600 iscritti, divisi fra sviluppatori, rappresentati di istituzioni e società civile, community builder, ricercatori, scienziati, insegnanti, studenti ed esperti di open data. Il programma conta interventi su trasparenza e responsabilità, open cities, beni culturali aperti, open source, dati geografici, business e open data, data journalism e visualizzazione delle informazioni. Lo scenario è arricchito da relatori di prestigio come Hans Rosling, Anneli Jäätteenmäki, Farida Vis, Carl-Christian Buhr, Carlos Rossel, Simon Rogers. C’è tanto spazio anche per i momenti di creatività come hackaton su software e cucina, oltre ad occasioni di svago come cene tematiche e l’open sauna.
Questa piccola delegazione italiana (che sicuramente si allargherà durante l’evento con gli altri italiani che incontreremo) avrà il suo bel ruolo: Christian Morbidoni, Michele Barbera e Simone Fodda saranno i tutor di un workshop dedicato ai beni culturali, il sottoscritto si dividerà fra il mondo dei geodati (un talk ed un hackaton legati a OpenStreetMap) e l’incontro fra i rappresentati delle varie sezioni di OKFN in giro per il mondo. Insomma, il vero problema sarà selezionare gli interventi da seguire. È ora di imbarcarsi, ci vediamo a Helsinki.