La startup che vuole sostituire le riunioni su Zoom con gli ologrammi

Matsuko fa parte di un gruppo di aziende che sviluppano la tecnologia dell’ologramma per rendere più realistiche le riunioni e le presentazioni virtuali

Matsuko

Matsuko fa parte di un gruppo di aziende che sviluppano la tecnologia dell’ologramma per rendere più realistiche le riunioni e le presentazioni virtuali. 

La startup che vuole trasformare le riunioni su Zoom con gli ologrammi

Le riunioni a distanza non sono sempre piacevoli, ma l’utilizzo degli ologrammi potrebbe renderle molto più interessanti. Alla conferenza South by Southwest è stata presentata una una startup fondata da un ricercatore di intelligenza artificiale e un veterano di Ubisoft che sta cercando di cambiare le cose. Matsuko, finalista della categoria Realtà estesa e tecnologia immersiva di quest’anno a SXSW Pitch, ha creato un app per fare riunioni di ologrammi in tempo reale. Per farla funzionare basta un iPhone e un’azienda.

Se questi ultimi due anni ci hanno mostrato qualcosa, è che come esseri umani abbiamo bisogno della presenza l’uno dell’altro” ha spiegato Maria Vircikova, cofondatrice e CEO di Matsuko.

Matsuko e le riunioni con gli ologrammi

Vircikova, ricercatrice di intelligenza artificiale, e Matus Kirchmayer, ex programmatore del videogioco Assassin’s Creed, hanno cofondato Matsuko nel 2017 e hanno lavorato di nascosto fino a poco tempo fa. La società è nata dopo che hanno partecipato ad una conferenza tenuta dal CEO di Zoom, Eric Yuan. Si sono resi conto che le loro abilità insieme potevano costruire una tecnologia olografica 3D che potrebbe sembrare molto più reale che parlare ad un semplice schermo. L’app permette alle persone di trasmettere immagini olografiche di se stesse tramite la fotocamera dell’iPhone.

Gli altri membri della riunione, usando l’app e indossando occhiali XR, potranno edere l’altra parte come se fossero tutti nella stessa stanza. 

La tecnologia olografica

Recentemente è aumentato l’interesse per la tecnologia olografica, dopo che ologrammi fotorealistici di musicisti deceduti sono stati usati in concerti importanti e alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Londra nel 2012. La pandemia ha ridotto la resistenza alle presentazioni virtuali, per questo le aziende sono alla ricerca di modi creativi per mostrare se stesse e i propri prodotti. Diverse startup stanno esplorando questo nuovo mondo, come il team di Google e di Microsoft. Portl, finalista per gli SXSW Innovation Awards, offre una scatola fornita di fotocamera, luce, microfono e sfondo. Usando questi strumenti una persona può sedersi in un ufficio remoto e configurare fotocamera e microfono per apparire ovunque sia installata la scatola.

L’intero sistema costa 65mila dollari e consente agli utenti di comunicare senza cuffie. Bloomberg ha riferito che la società fino ad oggi ha raccolto 15 milioni di dollari e prevede di vendere 500 cabine solo quest’anno. 

Intanto Google sta lavorando al Project Starline, un sistema di proiezione tridimensionale che ha la funzione di una specie di “specchio magico” attraverso cui è possibile vedere qualcuno, dall’altra parte del mondo, a grandezza naturale e in tre dimensioni. L’azienda ha affermato di voler creare un senso della realtà usando un sistema di visualizzazione del campo luminoso che crea un senso di volume e profondità che può essere sperimentato senza occhiali e cuffie. Si tratta di un progetto ancora in fase sperimentale, ma l’azienda è pronta ad apportare nuovi progressi tecnici nei suoi prodotti di comunicazione. 

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Scritto da Chiara Nava

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