Il 19 febbraio del 2009 uscì in edicola il primo numero della edizione italiana Wired, un magazine che era e resta un simbolo per tutti quelli che sono appassionati di futuro. C’era una grande attesa testimoniata dal fatto che gli abbonati “a scatola chiusa” erano oltre trentamila. Io ne ero il direttore e mi ero giocato tutto sulla scelta di dedicare la copertina non ad un giovane “smanettone” di successo, ma alla centenaria Rita Levi Montalcini. C’erano molte ragioni dietro