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La tecno-crema antirughe è una vera e propria Second skin

scienze

Capiterà anche a voi di essere perseguitati da banner pubblicitari che si aprono a tradimento. Nel mio caso, uno dei più fastidiosi (e insistenti) è quello che reclamizza un prodotto che cancella le rughe. Mentre leggete il contenuto del sito, vedete, con la coda dell’occhio, una rugosa signora trasformarsi nella sua sorella più giovane. Fantastico, sarebbe bellissimo se fosse vero. Visto che non credo ai miracoli, non mi faccio irretire dalla rugosa signora, ma in un angolo del cervello mi rimane un dubbio: sarà mai possibile ottenere un risultato simile? Napoleone non avrebbe avuto dubbi e mi avrebbe risposto con una delle sue massime più azzeccate, «Si c’est possible, c’est fait. Si c’est impossible, çà se fera!» (se è possibile è fatto, se è impossibile si farà).

Si direbbe l’inno all’innovazione ed al progresso, ma allo MIT lo hanno preso alla lettera e la crema antirughe innovativa l’hanno fatta davvero. L’hanno chiamata Second Skin perché è uno strato sottilissimo e invisibile che aderisce alla pelle e la stende, attenuando in modo istantaneo le rughe e conferendo alla pelle un aspetto più giovane. L’effetto è ottenuto combinando due creme.

La magia avviene in circa tre minuti durante i quali la pelle viene stirata da Second skin che ristabilisce l’elasticità tipica della pelle giovane

La prima crema è un polimero silossanico (formato da una lunga sequenza di gruppi composti di 1 atomo di ossigeno legato con due atomi di silicio) che aderisce alla pelle; la seconda, invece, contiene un catalizzatore al platino che si lega al silossano per rinforzare e stabilizzare la catena del polimero e formare uno strato elastico.

In più, la seconda crema contiene microparticelle che diffondono la luce e danno alla pelle un aspetto più luminoso. La magia avviene in circa tre minuti durante i quali la pelle viene stirata da Second skin che ristabilisce l’elasticità tipica della pelle giovane. Ci sono voluti 10 anni per azzeccare il polimero giusto: spalmabile, aderente, con le giuste caratteristiche meccaniche e ottiche e, ovviamente, senza controindicazioni per la pelle (se volete una spiegazione dagli inventori, guardate qui). Le borse sotto gli occhi spariscono all’istante, come si vede dalla foto sopra il titolo, dove solo l’occhio destro della signora (che noi vediamo alla nostra sinistra) è stato trattato. Il confronto è impietoso e ha stupito la modella che ha candidamente ammesso di non essersi mai accorta di avere delle borse così evidenti.

UNA SECOND SKIN SU VISO E BRACCIA

Second Skin è stato provato da decine di volontari che l’hanno utilizzato sul viso e sulle braccia per una intera giornata durante la quale hanno lavorato, fatto attività fisica, nuotato, preso il vento e la pioggia. Alla fine il sottilissimo straterello elastico si pela via e la pelle ritorna come prima.

Second Skin non è solo un cosmetico tecnologicamente avanzato.

In effetti, è stato pensato per utilizzi medici, specialmente per la cura di pelli molto secche o ulcerate che devono essere trattate con creme, evitando che queste ultime si spandano sui vestiti o sulle lenzuola. Second skin è anche uno schermo che può essere utilizzato per proteggere la pelle dai raggi solari, oppure per aiutare pelli secche a trattenere l’idratazione. Gli autori, che fanno parte due spin-off del MIT, hanno pubblicato il loro risultato su Nature materials, una delle riviste della prestigiosa famiglia di Nature e hanno avuto l’attenzione del New York Times. Il risultato è stato commentato anche da Science, trasformando Second Skin nella prima crema antirughe a comparire su una rivista scientifica. Non è ancora noto quando verrà messa in commercio e quanto costerà, ma io spero tanto che non diventi un altro fastidioso banner pubblicitario.

PATRIZIA CARAVEO

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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