Introduzione alla teoria della Snowball Earth
La teoria della Snowball Earth, che suggerisce che la Terra fosse completamente ghiacciata tra 720 e 635 milioni di anni fa, ha affascinato scienziati e studiosi per decenni. Secondo questa ipotesi, il nostro pianeta era avvolto da spesse calotte glaciali che si estendevano dai poli fino all’equatore, creando un ambiente inospitale per la vita come la conosciamo oggi. Tuttavia, fino a poco tempo fa, mancavano prove concrete a sostegno di questa teoria. Recentemente, un team di geologi dell’Università del Colorado – Boulder ha fatto una scoperta che potrebbe cambiare il nostro modo di vedere questo periodo della storia terrestre.
La scoperta delle Tava injectites
Gli scienziati hanno identificato delle formazioni rocciose chiamate Tava injectites, che sono venature di arenaria solidificata all’interno del granito delle Montagne Rocciose.
Queste strutture geologiche sembrano essere state iniettate nel granito con una pressione estremamente elevata, suggerendo un’origine affascinante. Secondo gli esperti, è possibile che un mix di sabbia e acqua sia stato spinto all’interno del granito a causa della pressione esercitata da calotte di ghiaccio spesse e pesanti. Questo fenomeno non è estraneo al nostro pianeta: simili processi avvengono ancora oggi sotto i ghiacci dell’Antartico.
Metodologia e datazione delle rocce
Per datare le Tava injectites, i ricercatori hanno utilizzato un metodo indiretto, analizzando filoni di minerali contenenti ferro che intersecano le injectites. Attraverso la spettrometria di massa ad ablazione laser, hanno potuto misurare il rapporto tra isotopi di uranio e piombo, permettendo loro di risalire all’età di formazione dei cristalli.
I risultati indicano che queste strutture si sono formate tra 690 e 660 milioni di anni fa, un periodo in cui il Colorado si trovava all’equatore, avvalorando ulteriormente la teoria della Snowball Earth.
Implicazioni della scoperta
Questa scoperta non solo fornisce prove tangibili della teoria della Snowball Earth, ma apre anche la strada a ulteriori ricerche. Gli scienziati ipotizzano che simili iniezioni di sabbia e acqua possano essere state presenti in altre regioni del Nord America durante lo stesso periodo. Liam Courtney-Davies, autore principale dello studio, ha espresso l’importanza di condividere queste informazioni con la comunità scientifica, invitando altri ricercatori a cercare caratteristiche simili in altre aree. Questo potrebbe contribuire a costruire un quadro più completo della Terra durante la sua fase a palla di neve.