È passato un giorno da quando con Andrea, Cristian, Simone e Stefano abbiamo lanciato #agenziauscite. In un solo giorno abbiamo avuto 5.000 visite e l’attenzione di vari media. La notizia è rimbalzata all’Agenzia delle entrate che ha dichiarato, con un tweet, che avrebbe chiesto spiegazioni a SOGEI – il loro fornitore di proprietà del Ministero dell’Economia.Da lì a poco c’è stata la risposta di SOGEI in cui si scusava e sistemava il problema citando la fonte.
Ora la mappa rappresentata sull’agenzia delle entrate dichiara esplicitamente le fonti aperte con cui è composta: ISTAT, NASA, OpenStreetMap ecc…Pertanto il progetto #agenziauscite ha ottenuto il suo obbiettivo.
A questo punto è lecito farsi la classica domanda:il bicchiere è mezzo vuoto o mezzo pieno?e la risposta è positiva:Il bicchiere è mezzo pieno! ABBIAMO VINTO!!!!
- L’agenzia delle entrate, attraverso SOGEI, ha ammesso di fare uso dei dati di OpenStreetMap ed ora ne rispetta la licenza
- Un ente come l’agenzia delle entrate dimostra di avere interesse per OpenStreetMap
- Abbiamo un caso d’uso importante da poter raccontare a livello internazionale
Il bicchiere però non è del tutto colmo.Alcune questioni possono essere portate su piani personali come la mancata risposta a delle pec inviate, ma meglio invece spostare l’attenzione su questioni molto più oggettive:
- Le mappe esposte dall’Agenzia delle Entrate continuano ad essere ambiguee con errori curiosi.
Le 5.000 persone che hanno visitato#agenziauscite ne hannoindividuate diverse, tant’è che qualcuno ha anche pensato che la campagna fosse incentrata su quello (non era questo però il fine).Questo potrebbe mettere in discussione la qualità dei dati.Ci aspettiamo quindi che uno dei prossimi passi sia quello dicreare un rapporto di collaborazione importante con la comunità di OpenStreetMap al fine di utilizzare questa intelligenza collettiva migliorando i dati e creando un bene comune.
- Ci si chiede come mai SOGEI non sia in grado di utilizzare i dati del catastoche sono gestiti dall’Agenzia delle Entrate.Le domande sono diverse: gelosie interne? paura di privacy? paura sulla qualità dei dati? mancata armonia dei dati?
- Si auspica il rilascio del catasto in open dataci sono tantissimi casi all’estero di apertura dei dati del catasto dove la norma di privacy è tutelata e questi dati sono disponibili a chiunque.Non serve andare tanto lontano: la Provincia Autonoma di Trento (in virtù del fatto che gestisce direttamente il catasto) ha aperto questi dati.
Ringrazio anche io l’Agenzia delle Entrate e SOGEI per rispettare ora la licenza di OpenStreetMap, spero però che sia solo l’inizio di un percorso.E allora ripeto
“AGENZIA USCITE! Uscite da una logica classica, abbracciate un paradigma di apertura, non abbiate paura. Aprite i dati, otterrete più vantaggi di quelli che potete immaginare veicolando il messaggio in maniera corretta e non solo con l’aiuto della comunità openstreetmap ma di tutta quella del mondo open data”.
Trento, 12 luglio 2014MAURIZIO NAPOLITANOReblog da De.Straba.Us