L’AI Act: il futuro della regolamentazione dell’intelligenza artificiale in Europa

Scopri le novità del codice di condotta per i sistemi di intelligenza artificiale in Europa.

Illustrazione del futuro dell'AI Act in Europa
Scopri come l'AI Act influenzerà l'intelligenza artificiale in Europa.

Introduzione all’AI Act

Il 14 novembre 2023 segna una data cruciale per il futuro dell’intelligenza artificiale in Europa, con la pubblicazione della prima bozza del codice di condotta sui sistemi di intelligenza artificiale per uso generale (GPAI). Questo regolamento mira a stabilire linee guida chiare per gli sviluppatori, garantendo che i modelli di AI siano sviluppati e utilizzati in modo responsabile e trasparente. I GPAI, come GPT-4 di OpenAI e Gemini di Google, sono progettati per eseguire una varietà di compiti, dall’elaborazione del linguaggio naturale alla generazione di immagini.

Struttura e obiettivi del codice di condotta

Il codice di condotta, che dovrà essere finalizzato entro aprile 2024, fornisce un quadro di riferimento per gli sviluppatori, delineando le responsabilità e le aspettative in un contesto di crescente utilizzo dell’AI.

Sebbene non abbia valore legale, il codice può servire come prova di conformità in caso di contestazioni. Gli sviluppatori dovranno attenersi a principi fondamentali, come la trasparenza e la responsabilità, per evitare sanzioni che possono arrivare fino al 3% del fatturato globale o 15 milioni di euro in caso di violazioni.

Parametri di valutazione dei modelli di AI

Per identificare i modelli di AI generale ad alto impatto, l’AI Act introduce sette parametri chiave, tra cui la qualità del set di dati e il potere computazionale. Questi criteri sono fondamentali per garantire che i modelli siano sviluppati in modo etico e responsabile. Gli sviluppatori dovranno fornire informazioni dettagliate riguardo al consumo energetico, ai risultati dei test e alla politica di uso accettabile, che definirà chiaramente gli usi consentiti e vietati della tecnologia.

Rischi e responsabilità degli sviluppatori

Il codice di condotta affronta anche i rischi sistemici associati all’AI, come i rischi cibernetici e le potenziali discriminazioni. Gli sviluppatori sono tenuti a valutare se i rischi siano intrinseci alla tecnologia o derivino dall’uso improprio dei modelli. È essenziale che le aziende implementino procedure di intervento in caso di emergenze e stabiliscano processi di analisi e mappatura per mitigare i rischi. Le linee guida non sono definitive e potrebbero subire modifiche in base ai feedback ricevuti dagli oltre mille enti coinvolti nel processo di consultazione.

Prospettive future e conclusioni

Il percorso verso una regolamentazione efficace dell’intelligenza artificiale è complesso e richiede un dialogo continuo tra le parti interessate. La Commissione europea ha avviato un processo di consultazione per raccogliere opinioni e suggerimenti, con l’obiettivo di finalizzare il codice di condotta entro la primavera del 2025.

La sfida principale sarà quella di stabilire standard comuni che possano essere applicati a un numero crescente di modelli di AI, garantendo al contempo la sicurezza e la protezione degli utenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

What do you think?

Immagine che illustra le truffe online e come proteggersi

Truffe online in aumento: come difendersi dalle nuove minacce

Xiaomi presenta HyperOS 2 per dispositivi innovativi

Xiaomi presenta HyperOS 2: l’aggiornamento che rivoluziona i dispositivi