Il divieto di TikTok in Albania
Il governo albanese ha preso una decisione drastica: vietare completamente TikTok per un anno. Questa misura, annunciata dal primo ministro Edi Rama, è stata motivata da preoccupazioni crescenti riguardo alla violenza giovanile nel paese. La decisione entrerà in vigore nelle prossime settimane e si inserisce in un contesto globale in cui molti paesi stanno rivalutando l’uso delle piattaforme social.
Le motivazioni dietro il bando
Il primo ministro Rama ha giustificato il divieto dopo aver condotto incontri con insegnanti e genitori, evidenziando l’aumento della violenza tra i giovani. Un tragico evento ha catalizzato l’attenzione: un ragazzo di 14 anni è stato accoltellato a morte a Tirana, un crimine che, secondo le autorità, sarebbe stato innescato da una lite avvenuta sui social media.
Nonostante TikTok non fosse direttamente coinvolto, il governo ha ritenuto necessario intervenire per prevenire ulteriori incidenti.
Le reazioni di ByteDance e delle autorità
ByteDance, la società madre di TikTok, ha risposto prontamente alla notizia del divieto, chiedendo chiarimenti al governo albanese. L’azienda ha sottolineato di non aver trovato prove che collegassero l’aggressore o la vittima alla piattaforma. Tuttavia, il primo ministro ha messo in evidenza le differenze tra TikTok e Douyin, la versione cinese dell’app, sostenendo che quest’ultima non presenta contenuti dannosi come bullismo o violenza. Questa distinzione ha sollevato interrogativi sulla moderazione dei contenuti e sulla responsabilità delle piattaforme social.
Preoccupazioni per i diritti civili
La decisione di vietare TikTok ha suscitato preoccupazioni tra gli attivisti per i diritti civili.
Orkidea Xhaferaj, del think tank SCiDEV, ha avvertito che questo potrebbe creare un pericoloso precedente, permettendo ai governi di chiudere piattaforme a loro piacimento. La tempistica del divieto, a pochi mesi dalle elezioni albanesi, ha attirato ulteriormente l’attenzione, soprattutto in un contesto in cui la Commissione europea sta indagando su TikTok per possibili violazioni legate alla manipolazione elettorale.
Il contesto globale del divieto di TikTok
Il divieto di TikTok in Albania si inserisce in un panorama internazionale in cui oltre venti paesi hanno già imposto restrizioni sulla piattaforma, principalmente per preoccupazioni legate alla sicurezza dei dati e all’influenza del governo cinese. Negli Stati Uniti, la battaglia legale su TikTok continua, con la piattaforma che affronta pressioni significative per cedere le sue operazioni.
Altri paesi, come Taiwan e membri dell’Unione Europea, hanno adottato misure simili, vietando l’uso di TikTok sui dispositivi governativi.