In preparazione di una tavola rotonda che si terrà al MEme exposed oggi a Ferrara, ho iniziato a riflettere sui cosiddetti “lavoratori della conoscenza” e sulle difficoltà che la maggior parte di loro incontra: stipendi bassi, precarietà, mancanza di qualunque welfare. Capire quali fattori hanno prodotto questa situazione è un primo passo per delimitare il nostro spazio di azione, ma, come cercherò di sostenere, per la “rivoluzione” non basteranno i buoni propositi.
Credits: herediadesigns.com
Il bagaglio analitico che utilizzo è piuttosto classico: