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Lavoratori digitali: bravissimi, ma (troppo) precari. Quanto manca all’Uber dei freelance

innovaizone
In preparazione di una tavola rotonda che si terrà al MEme exposed oggi a Ferrara, ho iniziato a riflettere sui cosiddetti “lavoratori della conoscenza” e sulle difficoltà che la maggior parte di loro incontra: stipendi bassi, precarietà, mancanza di qualunque welfare. Capire quali fattori hanno prodotto questa situazione è un primo passo per delimitare il nostro spazio di azione, ma, come cercherò di sostenere, per la “rivoluzione” non basteranno i buoni propositi. Credits: herediadesigns.com Il bagaglio analitico che utilizzo è piuttosto classico:
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Scritto da chef