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Le 10 meraviglie (più una) della Maker Faire Rome 2016

lifestyle

Da Casa Jasmina, che apre una finestra su come si abiterà (e in alcuni casi si abita già) nel futuro, al Velocipede sviluppato a Maranello, passando per R1 (più o meno il “fratellino” di iCub) nato all’Istituto Italiano di Tecnologia. Fino al progetto di DWS Systems per Amatrice. Ecco 11 progetti della Maker Faire Rome 2016 che ci hanno veramente colpito.

1. CASA JASMINA – LA CASA DEL FUTURO

Casa Jasmina (così denominata da Jasmina Tesanovic, moglie del futurologo e scrittore di fantascienza Bruce Sterling), è un progetto sperimentale che ha come tema i luoghi domestici e gli oggetti tecnologici, smart, o Iot – Internet of Things. Lo scopo è cercare di integrare il know-how italiano rispetto al design e all’interior con gli aspetti più contemporanei della tecnologia open-source.

Il progetto, promosso da Arduino e curato da Bruce Sterling, è un appartamento dentro un grande edificio industriale già da tempo condiviso con Toolbox Co-Working, Fablab Torino e Officine Arduino. Da Torino, Casa Jasmina si trasferirà a Roma in occasione della Maker Faire Rome. Al Padiglione 7.

2. CELERIFERO – IL VELOCIPEDE DI MARANELLO

Celerifero nasce da un’idea e dalla successiva realizzazione prototipale del Corso Laboratorio Prototipi dell’Istituto di Istruzione Superiore A. Ferrari di Maranello. E’ un velocipede elettromuscolare a tre ruote a emissione zero, che si propone alle Smart City In differenti versioni: Velotaxi per il trasporto bimbi, persone, animali. Cargo Bike per il trasporto merci, ultimo miglio. Bike Messenger per la consegna e il ritiro dei pacchi. Velocipede puro per pedalare e per divertirsi.

La fase ultima del progetto prevede una attività di test su strada, promozione e diffusione del prototipo, supportata dal Fab Lab Casa Corsini del Comune di Fiorano Modenese e dalle imprese coinvolte nell’attività, per raggiungere l’obiettivo finale della creazione di una startup che produca un lotto di Celeriferi – Velocipedi per la mobilità leggera urbana. Al Padiglione 9.

Robot Racer 7

3. ROBOT RACER 7 – IL SUPER CAMPIONE DI BASKET

E’ il progetto che ha sviluppato un robot campione di pallacanestro, chiamato Robot Racer 7, il più veloce nella sua categoria. Nell’area di tiro di un campo da basket (allestita al Padiglione 8), i visitatori potranno assistere alle esibizioni di Racer 7 e cimentarsi in una sfida con lui. Il nuovo software di simulazione, Racer 7 è in grado di impostare traiettorie speciali in modo che il pallone possa fare canestro a ripetizione, avvalendosi di una presa con palmo e dita appositamente sviluppati.

Racer 7 è estremamente efficace nel raggiungere ogni punto della traiettoria di tiro e nell’attraversare i punti in cui non si deve fermare. Al Padiglione 8.

R1 – Your Personal Humanoid

4. R1 – IL ROBOT UMANOIDE NATO DA ICUB

Alla Maker Faire Rome anche R1 – Your Personal Humanoid, il primo robot umanoide sviluppato all’Istituto Italiano di Tecnologia pensato per operare in ambienti domestici e professionali. R1 è composto per il 50% in plastica (una delle caratteristiche che nei prossimi anni potrà permettere di produrlo a livello industriale a costi accessibili). Per l’altro 50% il suo corpo è composto da fibra di carbonio e metallo. R1 è stato progettato per essere piacevole e sicuro nell’interazione con l’uomo, ed è dotato di un’Intelligenza Artificiale, che si sviluppa in maniera funzionale al suo corpo umanoide, in linea con gli ultimi risultati delle neuroscienze. R1 ha, per esempio, il senso del tatto grazie alla pelle artificiale che gli ricopre le mani e gli avambracci. R1-Your Personal Humanoid è stato ottenuto partendo dall’esperienza maturata da IIT su iCub, il robot umanoide per la ricerca più diffuso al mondo, e che oggi conta oltre 30 prototipi in laboratori europei, in Usa, Giappone, Corea del Sud e Singapore. Al Padiglione 10.

5. SPACETIME TABLE – LA GRAVITA’ IN GIOCO

Giocare con la gravità, toccarla con mano, vedere lo spazio-tempo e capire le onde gravitazionali: tutto ciò è possibile grazie a SpaceTime Table, un’istallazione per giocare con la gravità in modo semplice e intuitivo. Con SpaceTime Table, biglie, palline da ping pong e palle da biliardo si trasformano in stelle e buchi neri capaci (proprio come nell’Universo) di deformare il piano del tavolo, fatto di elastan. Giocando con pesi diversi, è possibile capire gli effetti della gravità e le sfuggenti onde gravitazionali, increspature dello spazio-tempo ipotizzate 100 anni fa e osservate per la prima volta nel 2016. Realizzata da DiScienza, associazione senza scopo di lucro impegnata nella comunicazione scientifica. Al Padiglione 9.

Warka Water

7. WARKA WATER – LA TORRE DELL’ACQUA

Affidandosi a fenomeni naturali come la gravità, la condensazione e l’evaporazione (senza l’utilizzo di energia elettrica) la Torre Warka Water raccoglie pioggia e cattura rugiada, nebbia e minuscole particelle di umidità sfruttando l’escursione termica giorno/notte e le trasforma in acqua potabile, riuscendo a fornire circa 100 litri di acqua al giorno. Il progetto è nato dall’intuizione dell’architetto Arturo Vittori. Il primo progetto pilota è stato realizzato a maggio 2015 in Etiopia dalla Warka Water inc., organizzazione non-profit con sede negli USA, con il supporto di donazioni private e della Cooperazione Italiana allo Sviluppo – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Il prossimo sarà realizzato ad Haiti nel 2017. Al Padiglione 7.

Watly

8. WATLY, IL PRIMO COMPUTER TERMODINAMICO

Watly, il primo prototipo di computer termodinamico al mondo, farà il suo debutto mondiale alla Maker Faire Rome in uno spazio di oltre 300 metri quadrati al Padiglione 5. Il prototipo è stato assemblato da un network di artigiani tecnologici provenienti da tutta Italia, che hanno lavorato da remoto, coordinati dall’ideatore Marco Attisani. Watly è in grado, attraverso l’energia solare, di purificare l’acqua da ogni forma di contaminazione (chimica, fisica, batteriologica) fornendo, al tempo stesso, energia e connessione Internet. Il tutto senza l’uso di filtri o membrane: depura, infatti, acqua attraverso il principio fisico della distillazione a termocompressione e produce energia da pannelli fotovoltaici. Watly ha ricevuto numerosi premi internazionali come Horizon 2020, European Pioneer e Premio Gaetano Marzotto (2015), ed è entrato anche nel programma di accelerazione di E.S.A. (European Space Agency) a Barcellona (2016). Al Padiglione 5.

9. WASP – IL MAKER ECONOMY STARTER KIT

WASP (che sta per World Advanced Saving Project), la mega stampante 3D di Massimo Moretti, porta quest’anno allaMaker Faire Rome i risultati della ricerca svolta al Parco Tecnologico Shamballa, dove la BigDeltaWASP 12m sta realizzando la prima casa in terra e paglia stampata in 3D, e dove giorno dopo giorno si raccolgono informazioni preziose. Il prossimo passo sarà la presentazione del Maker Economy Starter Kit, un container con all’interno le conoscenze necessarie e tutti gli strumenti per costruire la casa dell’autosufficienza. Anche questo sarà il progetto che WASP porterà in anteprima alla Maker Faire Rome.

10. WHEARE – IL SENSORE NEL PARASTINCHI

Wheare è uno strumento per il monitoraggio delle prestazioni sportive miniaturizzato e integrato all’interno dei parastinchi dei giocatori di calcio. Lo ha sviluppato lo startup SpaceEXE. Il dispositivo utilizza la tecnologia Gnss e inerziale per calcolare posizione, velocità e accelerazione dei singoli calciatori, dati che vengono inviati in tempo reale a una stazione ricevente a bordo campo. Attraverso un software di analisi, permette l’integrazione dei dati delle prestazioni e tattici di ogni singolo giocatore e della squadra, controllando parametri come: distanza fra reparti, densità di gioco, distanza percorsa e molti altri. Il sistema offre un servizio a valore aggiunto sia a chi pratica calcio a livello professionistico che a livello amatoriale, e anche per i circoli sportivi che affittano campi per tornei di calcetto, calciotto e calcio a 11. Nei tre giorni della Maker Faire Rome, gli appassionati di calcio avranno a disposizione un campo di calcetto georeferenziato. Al Padiglione 9.

11. AMATRICE IN 3D

Un grande plastico che riproduce Amatrice, realizzato con la stampa 3D da DWS Systems: è questo l’omaggio della Maker Faire Rome alla città colpita poco meno di due mesi fa dal terribile sisma. La combinazione della stampa 3D, della fabbricazione digitale e delle cartografie digitali hanno consentito di realizzare in poco tempo un modello di 4 metri per 4 metri che cristallizza lo stato dei luoghi prima del sisma. Un’operazione inedita di instant fabrication. Il progetto è stato ideato e coordinato da Alessandro Ranellucci. La cartografia è stata fornita dalla Regione Lazio – Direzione Regionale Territorio Urbanistica e Mobilità del Lazio. Della Modellazione 3D si sono occupati Michele Calvano e Francesca Guadagnoli. Fresatura curata da Sergio Subrizi, Giorgio Marcatili e Fonderie Digitali. La riproduzione sarà posizionata all’ingresso dello stand della Regione Lazio. Al Padiglione 8.

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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