Un ticchettio sintetico che simula una macchina per scrivere. Suoni giocosi lo interrompono frequentemente. Lo sguardo assorto, illuminato dal basso, mentre le dita volano frenetiche sulla tastiera dello smartphone.
Una scena comune di questi tempi. Ma se fino a qualche mese fa si poteva scommettere sull’oggetto dell’attenzione di quel giovane, oggi è più difficile. Gli sms, che hanno fatto la fortuna delle telco, hanno lasciato spazi sempre più ampi prima ai social network e, ultimamente, ad applicazioni di Instant Messaging.
“Chattare” è