Il rischio dei router TP-Link per la sicurezza nazionale
Le autorità statunitensi stanno considerando un divieto sui router TP-Link, un marchio molto popolare nel mercato dei dispositivi di rete. Questo provvedimento è motivato da preoccupazioni riguardanti la sicurezza nazionale, poiché i dispositivi del produttore cinese sono stati associati a vulnerabilità che potrebbero essere sfruttate per attacchi informatici. La questione è emersa dopo che alcuni politici hanno sollecitato un’indagine a fine agosto, evidenziando il potenziale rischio rappresentato dai router TP-Link, che detengono una quota di mercato del 65% negli Stati Uniti.
Indagini in corso e possibili conseguenze
Secondo fonti del Wall Street Journal, i Dipartimenti di Commercio, Giustizia e Difesa hanno avviato un’indagine approfondita sui router TP-Link.
L’eventualità di un divieto di vendita è una delle opzioni sul tavolo, e la decisione finale potrebbe essere presa nel 2025. Questo divieto non solo influenzerebbe i consumatori, ma anche le piccole aziende e le agenzie governative che utilizzano questi dispositivi per gestire le loro comunicazioni. È importante notare che oltre 300 fornitori di servizi Internet (ISP) offrono router TP-Link ai loro clienti, il che rende la situazione ancora più complessa.
Le vulnerabilità e le botnet cinesi
Recentemente, Microsoft ha scoperto una botnet composta da router TP-Link, utilizzata per attacchi informatici da parte di un gruppo cinese noto come Storm-0940. Questo gruppo ha sfruttato le vulnerabilità dei router per lanciare attacchi di tipo “password spray”. Inoltre, un altro gruppo, Volt Typhoon, ha colpito infrastrutture critiche, approfittando di vulnerabilità simili presenti anche in router di aziende statunitensi come Cisco e Netgear.
Questi eventi hanno sollevato ulteriori preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei dispositivi di rete e alla loro capacità di proteggere le informazioni sensibili.
Il futuro di TP-Link negli Stati Uniti
TP-Link ha risposto alle preoccupazioni delle autorità statunitensi, dichiarando di essere aperta a collaborare con il governo per dimostrare che le sue pratiche di sicurezza sono conformi agli standard del settore. L’azienda ha anche sottolineato il suo impegno verso il mercato statunitense e i consumatori locali. Tuttavia, il Dipartimento di Giustizia sta indagando se TP-Link stia cercando di ottenere un monopolio vendendo prodotti a prezzi inferiori rispetto alla concorrenza. Questo scenario potrebbe portare a ulteriori complicazioni nel già teso rapporto tra Stati Uniti e Cina, evidenziando come le questioni di sicurezza informatica siano sempre più al centro delle relazioni geopolitiche.