Accuse di violazione dei diritti dei lavoratori
Negli ultimi giorni, la fabbrica di Tesla situata nei pressi di Berlino è finita al centro di una polemica riguardante la gestione dei dipendenti malati. Secondo quanto riportato dal sindacato IG Metall, alcuni lavoratori avrebbero subito trattenute salariali ingiustificate a causa di malattie, con l’azienda che metterebbe in discussione i certificati medici presentati. Questa situazione ha sollevato interrogativi sulla tutela della privacy e dei diritti dei lavoratori, in particolare riguardo al segreto medico.
Pratiche aziendali contestate
Le accuse mosse al colosso automobilistico non si limitano solo alle trattenute salariali. IG Metall ha evidenziato che Tesla avrebbe anche incoraggiato i dipendenti a divulgare le proprie diagnosi mediche, violando così il diritto alla riservatezza. In alcuni casi, i lavoratori sarebbero stati spinti a firmare lettere di dimissioni, creando un clima di paura e insicurezza all’interno dell’azienda.
La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che, secondo i dirigenti di Tesla, molti dipendenti si approfitterebbero del sistema di malattia tedesco, portando a un aumento delle assenze ingiustificate.
Il contesto economico e sociale
Questa controversia si inserisce in un contesto più ampio di difficoltà economiche per Tesla in Germania. L’azienda sta affrontando un rallentamento delle vendite e le polemiche legate alle dichiarazioni del suo fondatore, Elon Musk, che ha espresso sostegno per il partito di estrema destra Alternative für Deutschland (AfD). Inoltre, in Svezia, i sindacati sono in sciopero da diciassette mesi per ottenere un contratto collettivo di lavoro, evidenziando un clima di tensione crescente tra l’azienda e i lavoratori. Le pratiche di gestione del personale di Tesla sono state messe in discussione anche da esperti legali, che sottolineano come le visite domiciliari ai dipendenti malati possano non essere sempre giustificate e possano ledere i diritti individuali.
