in

Le lampade che vengono dallo spazio

default featured image 3 1200x900 1

Cosa hanno in comune delle lampade con l’ingegneria aeronautica e missilistica? Ernesto Gismondi, presidente e ad di Artemide, che un giorno ebbe la brillante idea di costruire mobili con la plastica che si usava per i missili.

Da lì un crescente spirito di innovazione unito alla particolare attenzione per l’ambiente lo ha portato con il collega Sergio Mazza ad intraprendere quello che sarebbe stato un grande business.

Oggi Artemide è quotata in borsa ed è una importante realtà italiana conosciuta in tutto il mondo. Alcune delle sue linee più famose come la semplice e lucida Aqua Ell, con strutture cromatiche che offrono luce diretta e indiretta grazie allo specchio di alluminio trattato, o la futuristica Mercury, sempre disegnata dal designer Ross Lovegrove, sono oramai delle vere e proprie icone riconosciute nel campo dell’illuminazione domestica.

Le sue creazioni vengono definite di qualità, uno stile pulito e innovativo tanto che ad oggi, alcune delle creazioni storiche come Tolomeo (1987), e Tizio (1972), disegnata da Richard Sapper, sono esposte in famosi musei come il Metropolitan Museum di New York, e il Victoria and Abert Museum di Londra.

A partire dagli esordi la società milanese si è spinta verso la luce personalizzabile e ora nel campo, ancora più delicato e attuale, del risparmio energetico; mantenendo il benessere dell’uomo al centro della sua ricerca, come cita lo stesso slogan aziendale “The human light”, e coniugandolo a una sempre maggiore attenzione nei confronti di una importante riduzione del consumo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

What do you think?

Scritto da luxu

gusto

The Bombay Brasserie e la filosofia del lusso

gusto

San Valentino si festeggia all’Alizè di Las Vegas