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Le Paralimpiadi sono il futuro e i social media entrano in diretta Tv

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Le foto di un principe Harry insolitamente sobrio per il periodo e di un atleta durante la cerimonia d’apertura dei Giochi che fa delle riprese. Il titolo di un editoriale: i videofonini hanno cambiato il mondo. Non serve molto altro per incidere profondamente in una realtà come quella inglese ancora attenta all’etichetta.

Il messaggio arriva dritto al bersaglio e dice: sono finiti i tempi di una società top-down, alto basso, dove valevano divieti, censure, obblighi. Oggi viviamo nell’era bottom-up, da zero a mille per tutti, dei social media che hanno ribaltato la piramide della comunicazione, e non solo quella, dando voce e spazio a chi prima non ne aveva neanche prendendo uno sgabello all’Hyde Park Corner.

La prova sono proprio le Paralimpiadi.

Domanda in conferenza stampa: quanto vi secca che le gare non siano trasmesse negli Usa? Risposta: “Abbiamo aumentato il numero dei paesi collegati, e in altri arriviamo con cinque canali in diretta Web. Le storie da raccontare ci sono, i mezzi per raccontarle anche. Chi ha sbagliato a fare una scelta magari si correggerà, noi aspettiamo“. Seconda domanda: il CIO ha avuto anche dei problemi con i social network, voi come vi siete preparati? “Abbiamo raccomandato agli atleti di essere su Facebook e Twitter, di comunicare sempre e comunque rispettando le regole del buon senso“.

E così quelle che cominciano domani saranno le Paralimpiadi più viste di sempre: saranno gli stessi atleti a trovare follower per l’evento, a far piovere sui vari siti i like del mondo.

E, in effetti, di storie interessanti a questo mondo ne puoi trovare parecchie. Intanto bisogna riconoscere che, proprio partendo dai social network, anche le relazioni sono meno rigide di prima. In Gran Bretagna ci sono state delle proteste per i test attitudinali “Fit to work” sviluppati con Atos. “Ma quella era la divisione healthcare, noi lavoriamo con la casa madre” hanno risposto dal comitato paralimpico.

E infatti con Atos lanceranno Smart, ovvero Sport Media Application in Real Time, una funzione che promette di rivoluzionare lo streaming online. Di cosa si tratta? Chi seguirà in diretta le gare di atletica leggera e di basket in carrozzina sul sito www.paralympic.org vedrà in tempo reale in una finestra dedicata anche statistiche, biografie degli atleti e persino i social media relativi all’evento ed ai partecipanti.

Non solo: detto che la qualità video sarà la migliore possibile grazie all’applicazione Digital Video Recording, gli utenti potranno utilizzare il tasto pausa e riprendere poi a vedere live l’evento che stavano seguendo.

Una volta serviva una leva per sollevare il mondo, oggi con la app giusta, irrobustita da più di 780 ore di trasmissione, il mondo lo puoi cambiare con gli smartphone. Non ci saranno più sport minori, ma solo discipline ed eventi che non sanno comunicare. Oscar Pistorius lo aveva capito da un pezzo: “Non sei un disabile per i difetti che hai, sei abile per quello che sai fare“.

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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Scritto da chef

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