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L’energia degli innovatori in Basilicata: Così stiamo cambiando tutto

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Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni”. Questa citazione attribuita ad Eleonar Roosvelt accoglie i visitatori sul loro sito Internet. Entusiasmo e determinazione invece, sono le sensazioni che mi hanno trasferito a parole. Parole, che assumono un valore ancora più importante quando sono susseguite da azioni. E loro di azioni ne stanno compiendo, tutte indirizzate verso la costruzione di una nuova realtà, dove l’innovazione è una pratica quotidiana.

È una delle prime mattine di luglio. Via Skype sono in collegamento con Potenza. Sul monitor ho cinque persone. Il quintetto ideale, parafrasando il basket. Andrea, Antonella, Giuseppe, Renzo e Michele sono i loro nomi. Basilicata Innovazione quello della loro squadra. Una squadra che può contare su altre trenta professionalità.

Lavoriamo sulla cultura dell’innovazione”, esordisce Andrea Trevisi, direttore di Basilicata Innovazione. Le pause, che anticipano e che fanno da chiusa a questa sua frase, non fanno altro che rafforzare le emozioni di un’avventura iniziata qualche anno fa e che oggi sta dando i suoi primi risultati. Nata nel 2009 da un accordo tra la Regione Basilicata e AREA Science Park, principale parco scientifico italiano, Basilicata Innovazione in questi anni è stato un vero e proprio volano nell’attivazione di collaborazioni tra ricercatori ed impresa, nel trasferimento di competenze e tecnologie nel mercato e soprattutto nella generazione di innovazione sul territorio lucano.

È stata una sfida quella di Andrea e la sua squadra. Un pizzico di incoscienza e una buona dose di fiducia le componenti iniziali.

Una continua soddisfazione e la consapevolezza che la strada è ancora lunga, gli attuali compagni di viaggio. Cercare di vedere la realtà da un altro punto di vista non è semplice. Questo a maggior ragione quando si devono scardinare delle logiche obsolete che un progetto imprenditoriale possa vivere di fondi pubblici. È la tecnologia la base della nuova imprenditoria. Una tecnologia che deve rivoluzionare i modi di pensare e fare impresa oggi. Di questo ne sa qualcosa Giuseppe Guarini, referente per il servizio di trasferimento tecnologico per le imprese di Basilicata Innovazione – “Aiutiamo gli imprenditori che vogliono innovare nei loro prodotti, nei loro servizi, nel loro evolversi come azienda… facciamo sì che i ricercatori possano svolgere la loro attività in un’ottica di ricerca applicata orientata al mercato… e poi sosteniamo tutti quei giovani che vogliono traghettare le loro idee in impresa”.

Di valorizzazione della ricerca me ne parla proprio il suo referente in Basilicata Innovazione, Renzo Sarli Calace – “Occorre immettere la ricerca nel mercato, per fare ciò occorre valorizzare i brevetti e contestualmente valorizzare le competenze, creare progetti congiunti università ed impresa e dare avvio a nuovi spin off”. Basilicata Innovazione in questi anni con più di centosettanta ricercatori visitati e oltre settanta progetti della valorizzazione della ricerca attivati, ha saputo dare nuovo impulso al sistema di relazioni tra università, ricercatori ed impresa.

Poi la parola passa a Michele Petrone, referente di BI CUBE, l’incubatore di primo miglio di Basilicata Innovazione. Parlando con lui sembra che il futuro sia già arrivato in questa terra e ne ha ben donde – “Si respira una grossa energia in questo territorio, giovani che vogliono mettersi in gioco con idee imprenditoriali innovative. Noi cerchiamo di intercettare queste idee per trasformarle in progetti d’impresa”. La costruzione di un modello di sviluppo all’innovazione, è questa la mission di BI CUBE, oltre che la trasposizione di un’idea da scala regionale a quella nazionale. Se da un lato c’è la selezione di quelle che possono essere le migliori idee dalla componente innovativa, dall’altra c’è il completo supporto tecnico per la realizzazione di un business plan sostenibile.

Antonella Di Noia invece coordina l’attività di comunicazione e stampa di Basilicata Innovazione. Le chiedo cosa significhi comunicare una struttura che ha nel suo dna (e non solo nel nome) il termine innovazione e lei sorridendo mi risponde “Continui stimoli! Ho la fortuna di fare un lavoro che mi appassiona e qui oltre alle attività tradizionali di relazione e di comunicazione devi mantenere la curiosità per individuare quali siano i canali, gli strumenti e le modalità maggiormente idonee per rendere comprensibile cos’è l’innovazione e quali benefici può portare ad imprenditori, ricercatori e startupper lucani”.

Se questo team di lavoro si è già tolto delle soddisfazioni nella tessitura di una nuova cultura d’impresa legata all’innovazione, è sulla sfida dei prossimi anni che è già concentrato e proiettato. Far interagire ancora di più impresa e ricercatori e implementare maggiormente la leva dell’innovazione sui settori tradizionali e non della regione Basilicata. “Un salto in avanti” quasi sentenzia il direttore Andrea Trevisi, aggiungendo poi “… da un lato dobbiamo puntare ad una crescita del sistema interno delle competenze trasferendole dalla ricerca all’impresa dall’altro occorre innescare quei meccanismi virtuosi dove da un progetto si passi alla costruzione delle cose ed alle sue implementazioni”.

Un salto in avanti. Un salto verso il futuro nella direzione di sogni concreti sostenuti dalla bellezza di idee innovative. Forse quella citazione di Eleonar Roosvelt non è un caso che sia stata scelta come benvenuto su Basilicata Innovazione. Benvenuti al sud. Benvenuti nella terra che vuole raggiungere il futuro.

Venezia, 15 giugno 2014ANGREA BETTINI

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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