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L’evoluzione dei pagamenti in Europa: dal contante all’euro digitale

Analisi delle tendenze nei metodi di pagamento nell'Eurozona e in Italia.

Immagine che illustra l'evoluzione dei pagamenti in Europa
Scopri come i pagamenti in Europa si sono trasformati nel tempo.

Il contante resiste, ma i pagamenti digitali guadagnano terreno

Negli ultimi anni, il panorama dei pagamenti in Europa ha subito una trasformazione significativa. Nonostante il contante continui a essere il metodo più utilizzato, con il 52% delle transazioni nell’Eurozona, la tendenza è in calo. Questo è emerso da uno studio della Banca Centrale Europea, che ha rivelato come il contante fosse al 59% nel 2022 e addirittura al 79% nel 2016. In Italia, la situazione è leggermente diversa, con il 62% delle transazioni ancora effettuate in contante, evidenziando una forte preferenza per le banconote rispetto alla media europea.

Iniziative per promuovere i pagamenti elettronici

Per incentivare l’uso dei pagamenti elettronici, il ministero dell’Economia italiano ha creato nel 2023 il “Tavolo Pos”, un gruppo di lavoro che include banche, commercianti e consumatori.

Questo tavolo ha come obiettivo principale la riduzione delle commissioni bancarie sui pagamenti di piccolo importo, che rappresentano un ostacolo per l’adozione dei pagamenti digitali. Recentemente, è stato raggiunto un accordo con le banche per abbassare i costi delle transazioni sotto i 10 euro, ma il vero impatto di questa iniziativa richiederà tempo per essere valutato.

La crescente diffusione dei pagamenti digitali

I dati della BCE mostrano che il 55% dei consumatori europei preferisce utilizzare metodi digitali nei negozi, mentre solo il 22% continua a utilizzare il contante. Questo cambiamento è particolarmente evidente nei pagamenti online, che ora rappresentano il 36% del valore totale delle transazioni. Le app per i pagamenti da smartphone stanno guadagnando popolarità, raddoppiando la loro quota dal 4% al 7% in soli due anni.

Le carte di credito rimangono il metodo più utilizzato, ma i portafogli digitali stanno rapidamente guadagnando terreno, coprendo quasi un terzo del mercato.

Criptovalute e euro digitale: il futuro dei pagamenti

Un altro aspetto interessante è l’aumento dell’interesse per le criptovalute, con il possesso di crypto-asset nell’Eurozona che è raddoppiato dal 4% nel 2022 al 9% nel 2024. In Italia, la percentuale di possessori è in linea con la media europea, ma è importante notare che le criptovalute sono ancora viste principalmente come strumenti di investimento piuttosto che come mezzi di pagamento. Inoltre, la BCE sta sviluppando un progetto per l’euro digitale, una valuta digitale ufficiale che mira a fornire un nuovo strumento di pagamento per le transazioni elettroniche, sia nei negozi che online.

Conclusioni sul futuro dei pagamenti in Europa

La BCE ha sottolineato l’importanza di mantenere la possibilità di pagare con denaro pubblico, sia attraverso il contante che con l’euro digitale. La fase di preparazione per l’euro digitale è iniziata nel novembre 2023 e mira a valutare le potenzialità e le implicazioni di questo nuovo strumento. In un contesto in continua evoluzione, è chiaro che i metodi di pagamento stanno cambiando rapidamente, e la sfida sarà quella di adattarsi a queste nuove realtà, garantendo al contempo la sicurezza e l’accessibilità per tutti i consumatori.

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