Un consumo energetico sorprendente
La crescente diffusione delle tecnologie di intelligenza artificiale ha portato a un aumento esponenziale della richiesta di risorse energetiche. Recenti studi, come quello condotto dalla Carnegie Mellon University, hanno rivelato che la generazione di immagini tramite AI può richiedere un consumo energetico significativo. In particolare, si stima che la creazione di un’immagine dello ‘Starter Pack’ consuma tanta energia quanto la ricarica di uno smartphone al 50%. Questo dato mette in luce quanto possa essere dispendiosa, in termini di elettricità, la produzione di contenuti visivi attraverso algoritmi avanzati.
Il costo dell’acqua e il riscaldamento dei data center
Oltre all’energia, un altro aspetto critico è rappresentato dall’acqua necessaria per il raffreddamento dei data center. Ogni richiesta di generazione di un’immagine consuma tra i 2 e i 5 litri d’acqua, un fattore che non può essere trascurato in un’epoca in cui la scarsità d’acqua è un problema crescente in molte regioni del mondo.
I data center, infatti, producono una quantità considerevole di calore e necessitano di sistemi di raffreddamento efficienti per mantenere le temperature operative. Questo porta a un ulteriore consumo di risorse, creando un ciclo di spesa energetica e idrica che solleva interrogativi sulla sostenibilità di tali pratiche.
Emissioni di gas serra e inquinamento atmosferico
La generazione di immagini non si limita a consumare energia e acqua; ha anche un impatto diretto sull’ambiente attraverso le emissioni di gas serra. Secondo le stime, produrre 1.000 immagini di tipo ‘Starter Pack’ equivale, in termini di emissioni, a un viaggio in auto di 6,5 chilometri. Questo dato evidenzia il costo invisibile che si cela dietro la creazione di contenuti digitali, un costo che spesso non viene considerato dagli utenti finali.
La crescente domanda di immagini generate da AI potrebbe quindi contribuire a un aumento delle emissioni globali, aggravando ulteriormente la crisi climatica.