Il debutto di Claude 3.7 Sonnet nel mondo dei videogiochi
La scorsa settimana, il mondo della tecnologia è stato scosso dall’innovativa dimostrazione di Claude 3.7 Sonnet, un modello di intelligenza artificiale sviluppato da Anthropic, che ha intrattenuto il pubblico con un live streaming su Twitch mentre giocava a Pokémon Rosso. Questo evento ha messo in luce le potenzialità delle AI nel campo del gaming, ma non è finita qui. Recentemente, i ricercatori di Hao AI Lab, un’organizzazione affiliata all’Università della California a San Diego, hanno deciso di mettere alla prova le capacità di Claude 3.7 Sonnet con uno dei giochi più iconici di sempre: Super Mario Bros.
Come funziona l’intelligenza artificiale nel gaming
Il risultato di questo esperimento non ha sorpreso gli esperti: Claude 3.7 Sonnet si è rivelato il miglior giocatore, superando anche il suo predecessore, Claude 3.5.
Ma come è stato possibile per un modello AI giocare a un videogioco così complesso? Secondo quanto riportato da TechCrunch, il gioco è stato eseguito tramite un emulatore, integrato con il framework Gaming Agent, che ha permesso all’AI di controllare Mario. I ricercatori hanno fornito istruzioni dettagliate, come “Se un ostacolo o un nemico è vicino, muoviti/salta a sinistra per schivare”, accompagnate da screenshot del gioco. Questo approccio ha consentito all’AI di apprendere le dinamiche del gioco e di reagire in tempo reale.
Le sfide dell’intelligenza artificiale nei videogiochi
Nonostante i progressi, i risultati ottenuti hanno sollevato interrogativi. I modelli AI, in particolare quelli dotati di capacità di ragionamento, hanno mostrato performance inferiori rispetto a quelli più semplici. Questo è dovuto al fatto che Super Mario richiede un tempismo impeccabile, e i modelli più complessi si sono rivelati lenti nel prendere decisioni.
Alcuni esperti, come Andrej Karpathy, ricercatore e membro fondatore di OpenAI, hanno espresso scetticismo riguardo all’affidabilità delle valutazioni delle AI basate su giochi come Super Mario. Secondo Karpathy, c’è una crisi di valutazione nel settore, e non è chiaro quali parametri siano più indicativi delle reali capacità delle intelligenze artificiali.
Il futuro dell’AI nel gaming
Nonostante le critiche, l’interesse per l’AI nel mondo dei videogiochi continua a crescere. La possibilità di vedere un modello AI affrontare i giochi della nostra infanzia è affascinante e rappresenta un passo significativo nel campo dell’intelligenza artificiale. Mentre i ricercatori continuano a esplorare le potenzialità delle AI, è chiaro che il gaming rappresenta un terreno fertile per testare e sviluppare nuove tecnologie. La sfida ora è capire come queste intelligenze artificiali possano essere utilizzate in modo efficace e come possano evolversi per affrontare compiti sempre più complessi.